Jefri
23-07-2014, 17:38
I GASTEROPODI D'ACQUA DOLCE
Primo approccio alle diverse specie
Croce e delizia di ogni acquariofilo, e di ogni vasca che si rispetti, sono i gasteropodi. Il loro nome deriva dal greco e significa “ventre e piede". Introdotti più o meno volontariamente sono una risorsa preziosa per le nostre vasche. Conosciamo meglio le varie specie, le loro esigenze, l’utilità di allevarle e anche i modi per controllare la loro eccessiva presenza.
In generale questi organismi non sono particolarmente esigenti in termini di valori. L’ambiente ideale lo trovano in acque con pH>7 ed una durezza non troppo bassa. Questo ultimo valore è fondamentale, in quanto in acque povere di sali riescono con più difficoltà a costruire il loro guscio. Vediamo una panoramica delle specie più diffuse:
Physa:
Specie più diffusa. Generalmente arriva spontanea con le piante. Potenzialmente infestante. Ermafrodita.
Melanoides:
Ottima specie detrivora. Durante il giorno generalmente vive inserita nel fondo in cui si immerge grazie alla conchiglia fortemente conica. Viene fuori soprattutto di notte. Grazie al suo incessante lavoro di rimescolamento del fondo evita la formazione di zone anossiche molto pericolose. Particolarmente indicata per fondi alti o sabbiosi, dove il problema di ristagni è più elevato. Ermafrodita.
Planorbis/Planorbarius:
Molto simili nell’aspetto, anche se la prima è decisamente più piccola della seconda. Ermafrodite.
Ampullaria (Pomacea spp.):
Lumaca di notevoli dimensioni e colorazioni interessanti. A differenza di altre specie presenta sessi distinti (unisessuata). Depone le uova in grossi grappoli fuori dall’acqua.
Neritina/Clithon spp.:
Le mangiatrici di alghe per eccellenza! Un folto gruppetto di queste specie e i vetri delle vostre vasche saranno sempre ben puliti. Presentano anch’esse sessi separati. Molto difficilmente però si riproducono in acquario poiché necessitano di acqua salmastra per far schiudere le uova.
Anentome helena:
Lumaca strettamente carnivora, a differenza di quasi tutte le altre, e più precisamente molluschivora: si ciba preferibilmente di altre lumache. Da qui l’appellitivo di “lumaca killer”. E’ sconsigliato allevarle assieme ad altri gasteropodi di “interesse” come Ampullarie e Neritine poiché si rischia che vengano predate. Spesso vengono acquistate col solo intento di eliminare le Physa infestanti: non aspettiamoci miracoli, a meno di non inserirle in numero sufficientemente elevato. Specie unisessuata.
I gasteropodi sono un elemento fondamentale di una vasca ben bilanciata
I gasteropodi in acquario sono tutt’altro che una seccatura, un ospite indesiderato che rovina il nostro angolo di natura. Perennemente alla ricerca di cibo nella vasca ci liberano da detriti, cibo in eccesso, foglie marcescenti e anche cadaveri di pesci (se non tolti in tempo). Tutti elementi che possono inquinare la vasca e compromettere equilibri precari. Quindi perché privarsene?
Le lumache infestanti (soprattutto quelle del genere Physa) svolgono anche un altro ruolo, anche se a loro insaputa: sono un eccellente indicatore di qualità della vasca. E per tre buone ragioni, almeno:
Prima di tutto la loro posizione ci indica se un acquario è ben equilibrato. Se vediamo i gasteropodi in massa sotto la superficie dell’acqua qualcosa non va: troppi inquinanti o poco ossigeno.
Altro fattore fondamentale è il loro numero. Una specie diviene veramente infestante solo se le diamo la possibilità di diventarlo. Un eccesso di lumache deve sempre far scattare il dubbio all’acquariofilo attento. Se dosiamo correttamente il cibo in vasca senza eccedere e far si che rimanga a lungo sul fondo non avremo mai problemi di invasioni di gasteropodi. Questo non vuol dire che non dobbiamo in alcun modo nutrirle. Le specie prevalentemente vegetariane (Pomacea e Neritina) gradiscono molto tabs vegetali e rondelle di zucchina fresca. Questo fa si che non vadano a cercarsi come spuntino le nostre piante.
A questo proposito voglio specificare che molto difficilmente le lumache mangiano le specie vegetali che alleviamo in vasca. Ecco svelato il terzo motivo della loro utilità: se vediamo che le piante presentano buchi o lacerazioni provocate dai gasteropodi che alleviamo significa che non sono piante in salute, ma che le loro foglie stanno morendo e presentano gravi deficienze nutrizionali.
Cosa fare se abbiamo un’invasione di lumache?
Se abbiamo un eccesso di lumache in vasca dobbiamo ricercarne il motivo, come citato sopra, e andare ad agire a monte del problema. Inutile ricorrere a veleni o pesci mangia-lumache, perché il problema si ripresenterà sempre.
Una volta che avremo capito il problema di fondo ci sono alcuni metodi efficaci per ridurre nel breve periodo un eccesso di popolazione:
Trappole commerciali: piccole trappole cattura lumache in cui si inserisce una pastiglia di cibo da fondo e che vengono immesse la sera, per ritrovarle la mattina dopo piene. Assicurarsi di uccidere i gasteropodi prima di gettarli nello scarico. Sia per evitare loro una morte lunga, sia per non introdurre nelle nostre zone specie non autoctone che possono provocare gravi danni all’ecosistema.
Trappole fai-da-te: piccole nasse autocostruite o, più semplicemente, rondelle di zucchina/patata da inserire in vasca e rimuovere insieme a tutte le lumache che vi sono attaccate. Comportarsi come sopra.
Anche durante i cambi dell’acqua si può procedere ad una rimozione di tipo manuale aspirando quante più lumache possibili.
Primo approccio alle diverse specie
Croce e delizia di ogni acquariofilo, e di ogni vasca che si rispetti, sono i gasteropodi. Il loro nome deriva dal greco e significa “ventre e piede". Introdotti più o meno volontariamente sono una risorsa preziosa per le nostre vasche. Conosciamo meglio le varie specie, le loro esigenze, l’utilità di allevarle e anche i modi per controllare la loro eccessiva presenza.
In generale questi organismi non sono particolarmente esigenti in termini di valori. L’ambiente ideale lo trovano in acque con pH>7 ed una durezza non troppo bassa. Questo ultimo valore è fondamentale, in quanto in acque povere di sali riescono con più difficoltà a costruire il loro guscio. Vediamo una panoramica delle specie più diffuse:
Physa:
Specie più diffusa. Generalmente arriva spontanea con le piante. Potenzialmente infestante. Ermafrodita.
Melanoides:
Ottima specie detrivora. Durante il giorno generalmente vive inserita nel fondo in cui si immerge grazie alla conchiglia fortemente conica. Viene fuori soprattutto di notte. Grazie al suo incessante lavoro di rimescolamento del fondo evita la formazione di zone anossiche molto pericolose. Particolarmente indicata per fondi alti o sabbiosi, dove il problema di ristagni è più elevato. Ermafrodita.
Planorbis/Planorbarius:
Molto simili nell’aspetto, anche se la prima è decisamente più piccola della seconda. Ermafrodite.
Ampullaria (Pomacea spp.):
Lumaca di notevoli dimensioni e colorazioni interessanti. A differenza di altre specie presenta sessi distinti (unisessuata). Depone le uova in grossi grappoli fuori dall’acqua.
Neritina/Clithon spp.:
Le mangiatrici di alghe per eccellenza! Un folto gruppetto di queste specie e i vetri delle vostre vasche saranno sempre ben puliti. Presentano anch’esse sessi separati. Molto difficilmente però si riproducono in acquario poiché necessitano di acqua salmastra per far schiudere le uova.
Anentome helena:
Lumaca strettamente carnivora, a differenza di quasi tutte le altre, e più precisamente molluschivora: si ciba preferibilmente di altre lumache. Da qui l’appellitivo di “lumaca killer”. E’ sconsigliato allevarle assieme ad altri gasteropodi di “interesse” come Ampullarie e Neritine poiché si rischia che vengano predate. Spesso vengono acquistate col solo intento di eliminare le Physa infestanti: non aspettiamoci miracoli, a meno di non inserirle in numero sufficientemente elevato. Specie unisessuata.
I gasteropodi sono un elemento fondamentale di una vasca ben bilanciata
I gasteropodi in acquario sono tutt’altro che una seccatura, un ospite indesiderato che rovina il nostro angolo di natura. Perennemente alla ricerca di cibo nella vasca ci liberano da detriti, cibo in eccesso, foglie marcescenti e anche cadaveri di pesci (se non tolti in tempo). Tutti elementi che possono inquinare la vasca e compromettere equilibri precari. Quindi perché privarsene?
Le lumache infestanti (soprattutto quelle del genere Physa) svolgono anche un altro ruolo, anche se a loro insaputa: sono un eccellente indicatore di qualità della vasca. E per tre buone ragioni, almeno:
Prima di tutto la loro posizione ci indica se un acquario è ben equilibrato. Se vediamo i gasteropodi in massa sotto la superficie dell’acqua qualcosa non va: troppi inquinanti o poco ossigeno.
Altro fattore fondamentale è il loro numero. Una specie diviene veramente infestante solo se le diamo la possibilità di diventarlo. Un eccesso di lumache deve sempre far scattare il dubbio all’acquariofilo attento. Se dosiamo correttamente il cibo in vasca senza eccedere e far si che rimanga a lungo sul fondo non avremo mai problemi di invasioni di gasteropodi. Questo non vuol dire che non dobbiamo in alcun modo nutrirle. Le specie prevalentemente vegetariane (Pomacea e Neritina) gradiscono molto tabs vegetali e rondelle di zucchina fresca. Questo fa si che non vadano a cercarsi come spuntino le nostre piante.
A questo proposito voglio specificare che molto difficilmente le lumache mangiano le specie vegetali che alleviamo in vasca. Ecco svelato il terzo motivo della loro utilità: se vediamo che le piante presentano buchi o lacerazioni provocate dai gasteropodi che alleviamo significa che non sono piante in salute, ma che le loro foglie stanno morendo e presentano gravi deficienze nutrizionali.
Cosa fare se abbiamo un’invasione di lumache?
Se abbiamo un eccesso di lumache in vasca dobbiamo ricercarne il motivo, come citato sopra, e andare ad agire a monte del problema. Inutile ricorrere a veleni o pesci mangia-lumache, perché il problema si ripresenterà sempre.
Una volta che avremo capito il problema di fondo ci sono alcuni metodi efficaci per ridurre nel breve periodo un eccesso di popolazione:
Trappole commerciali: piccole trappole cattura lumache in cui si inserisce una pastiglia di cibo da fondo e che vengono immesse la sera, per ritrovarle la mattina dopo piene. Assicurarsi di uccidere i gasteropodi prima di gettarli nello scarico. Sia per evitare loro una morte lunga, sia per non introdurre nelle nostre zone specie non autoctone che possono provocare gravi danni all’ecosistema.
Trappole fai-da-te: piccole nasse autocostruite o, più semplicemente, rondelle di zucchina/patata da inserire in vasca e rimuovere insieme a tutte le lumache che vi sono attaccate. Comportarsi come sopra.
Anche durante i cambi dell’acqua si può procedere ad una rimozione di tipo manuale aspirando quante più lumache possibili.