Close

  • Danio margaritatus

    NOME: Danio margaritatus[/B] (Roberts 2007)



    SINONIMI: Celestichthys margaritatus, Microrasbora galaxy


    ETIMOLOGIA:
    Oggi viene classificato sotto il genere Danio, termine della lingua locale Bengalese che indica i pesci piccoli.
    Il termine margaritatus prende origine dal latino e significa "adorno di perle"


    CLASSIFICAZIONE:
    Ordine: Cipriniformi Famiglia: Ciprinidi Genere: Danio


    DISTRIBUZIONE E HABITAT:



    Le località tipica in cui si può trovare il Danio margaritatus sono le pozze ai piedi della montagna vicino alla città di Hopong, 30Km a Est di Taunggy, nel Myanmar, a 1040 metri slm.
    Viene ritrovato anche in molti corsi d'acqua associati al fiume Saluen (Salween in Inglese; in Tibetano: རྒྱལ་མོ་རྔུལཆུ།, o rGyl mo rNGul chu o), che attraversa tutta la parte sud della regione di Shan e delimita la parte nord della Thailandia. Questo fiume nasce nel Tibet centro-orientale e sfocia nel golfo del Martaban, in Birmania orientale. La zona che il Saluen attraversa in Thailandia è ricca di bellezze naturali, caverne, cascate, rapide e rocce dalle forme suggestive e ospita un importante parco nazionale.



    (chandrashekharasandprints.wordpress.com)

    Le località tipiche di ritrovamenti sono le praterie allagate tramite dighe costruite a scopi di agricoltura. L'acqua è limpida ed ha una profondità media di 30cm. Ivi è presente una densa crescita vegetale, che per la maggior parte è rappresentata dalla famiglia delle Hydrocharitaceae, la quale include i generi Elodea, Egeria e Blyxa.

    Le specie simpatriche (che condividono la stessa area) includono i Devario sondhii, la Microrasbora rubescens, le non ancora descritte Petruichtys spp.



    (Foto da: Wikipedia. Altopiano della regione di Shan)

    LUNGHEZZA MASSIMA:
    L'esemplare ritrovato più lungo misurava 21 mm.


    DIMENSIONI E ALLESTIMENTO DELLA VASCA:
    Un lato lungo di almeno 60 cm è raccomandato per un gruppo di questi pesci. A discapito della piccola taglia i maschi dominanti sono piuttosto combattivi. Fortemente consigliato il monospecifico. Le condizioni migliori le trovano se allevati in gruppi numerosi, di 20 esemplari o più, mantenuti in vasche grandi. Questo per seguire la loro inclinazione gregaria, esaltare i colori e suddividere l'aggressività intraspecifica tra i vari membri.
    Questa specie trova l'ambiente ideale in vasche riccamente piantumate, con acqua cristallina e vegetazione galleggiante. Una corrente in vasca non eccessiva è raccomandata. Specie adatta ai plantacquari, a patto che l'illuminazione non sia eccessiva o che comunque siano presenti zone d'ombra dove possano rifugiarsi. Un fondo scuro o neutro è consigliato per non avere troppo riverbero e disturbare i pesci.



    (Seriouslyfish.com)


    VALORI DELL'ACQUA:
    Temperatura: 20°C-24°C. Soffre le alte temperature!.
    pH: 6,5-7,5 (7.3 nella località di raccolta)
    Durezza: GH 5-10°


    NUTRIZIONE:
    Ideale è la somministrazione di cibo vivo e congelato, come Dafnie e artemie. Integrare con larve di zanzara, chironomus e tubifex. Molto gradite sono le larve delle zanzare nostrane che si formano nelle vasche esterne dove alleviamo il cibo vivo. Le mie accettano di buon grado anche larve di Tenebrio molitor spezzettate, da cui strappano l'interno.
    Soffrono terribilmente la competizione alimentare, per questo motivo si consiglia fortemente l'allevamento in monospecifico.


    DIMORFISMO SESSUALE E RIPRODUZIONE:
    I maschi presentano una livrea blu-argentea sulla maggior parte dei fianchi e linee rosso-nere su tutte le pinne, eccetto le pettorali.
    I puntini sul corpo variano dal bianco al color crema. In fase di riproduzione/corteggiamento l'addome prende un colore rosso intenso e i colori del corpo si intensificano.

    Gli esemplari femminili presentano un colore di base del corpo sul blu-verde e colori meno intensi, con rossi che tendono all'arancione. I puntini variano dal color crema al dorato e non si estendono nella porzione anteriore dell'addome. Le femmine inoltre tendono ad essere più grandi e rotondeggianti dei maschi, specialmente quando sono gravide. Quando sono pronte alla riproduzione presentano un piccolo segno scuro in prossimità della zona anale.

    Come molti ciprinidi questa specie non presenta cure parentali e tende a mangiare le uova. Se allevati correttamente in una vasca fortemente piantumata, però, non è inusuale che si riproducano, e che gli avannotti raggiungano la taglia adulta.

    Se vogliamo concentrarci sulla riproduzione dovremmo però addottare un approccio più metodico: allestiremo una piccola vaschetta con dimensioni di circa 40cm di lato lungo e che riempiremo di vegetazione galleggiante e Ceratophyllum o mops. Un filtro e un'acqua ben matura completeranno il tutto in modo ideale.

    Inseriamo un piccolo gruppo di riproduttori, anche se l'ideale sarebbe selezionare un singolo maschio e 3-4 femmine. Una volta che saranno state deposte le uova togliere gli adulti. Le femmine avranno bisogno di un periodo di recupero: evitate di stressarle con ripdoduzioni multiple. In natura questa specie si riproduce generalmente una volta l'anno. Se la nostra intenzione è quella di riprodurre diverse volte utilizziamo coppie diverse.

    Il tempo di schiusa delle uova è variabile in base alla temperatura, ma generalmente si attesta sulle 72h. I piccoli avannotti nuoteranno liberamente nel giro di 3-4 giorni.

    Alimentare inizialmente i nuovi nati con infusori, finche non saranno sufficientemente grandi da accettare naupli di artemia e cibo finemente sbriciolato.


    NOTE:
    La quasi totalità dei Danio margaritatus presenti in commercio sono di cattura. Assicuriamoci di comprare esemplari di allevamento o, nel qual caso il nostro negoziante non ne abbia a disposizione, qualche privato con esemplari in riproduzione potrà sopperire ai nostri bisogni.


    BIBLIOGRAFIA:
    -Seriously fish
    -Acquarifilia Consapevole
    -Fish base.org
    -Praticalfishkeeping.co.uk
    -Fang Fang and M. E. Douglas (2003) Phylogenetic Analysis of the Asian Cyprinid Genus Danio (Teleostei, Cyprinidae). Copeia: December 2003, Vol. 2003, No. 4, pp. 714-728.
    -Rüber, Lukas, et al. "Evolution of miniaturization and the phylogenetic position of Paedocypris, comprising the world's smallest vertebrate." BMC Evolutionary Biology 7.1 (2007): 38.
    -Roberts, T.R., 2007. The "celestial pearl Danio", a new genus and species of colourful minute cyprinid fish from Myanmar (Pisces: Cypriniformes). Raffles Bull. Zool. 55(1):131-140.