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Jefri
28-10-2014, 10:48
Il lago Tanganica (Tanganyika)


Il lago fu scoperto per la prima volta dagli europei nel 1858 grazie agli esploratori Richard Burton e John Speke, che lo scoprirono durante una spedizione finalizzata alla scoperta della sorgente del Nilo. Speke continuò la spedizione per poi effettivamente trovare la sorgente, il lago Vittoria. Il lago Tanganica si trova al confine tra Tanzania, Repubblica Democratica del Congo, Burundi e Zambia. Situato in una delle fosse della Rift Valley è il lago più profondo dell’Africa orientale e il secondo per estensione, dopo il lago Vittoria. Ha una forma stretta e allungata, e si estende per 673 km in direzione nord-sud con una larghezza media di 50 km.
Il lago ha due immissari principali: il fiume Rusizi, che entra da nord dal lago Kivu, e il fiume Malagarasi, che è il secondo fiume più grande della Tanzania, ed entra nel lago Tanganika da est. Il principale emissario è il fiume Lukuga che a sua volta riversa le sue acque nel fiume Congo. L'enorme profondità e la posizione tropicale del lago impediscono un ricambio dell'acqua, facendo sì che la parte più profonda del lago consista principalmente di acqua anossica, cioè priva di ossigeno. I geologi datano la nascita nel lago tra i 7 e i 10 milioni di anni fa, molto prima della nascita del lago Malawi. I fenomeni di termocircolazione, presenti in altri laghi similari, qui non sono presenti, dando forma all’idea che il Tanganica sia riscaldato dalle profondità della terra. Benché il lago, nella sua interezza, abbia una temperatura uniforme, i pesci occupano soltanto i primi 140 m dalla superficie, per i motivi di anossia sopra descritti. Il range di temperatura in superficie oscilla tra i 23°C e i 31°C, ma le zone occupate principalmente dai pesci variano dai 24°C ai 29°C. Le durezze sono medio-alte, con un KH più alto del GH (cosa da molti creduta erroneamente impossibile, o che attesta il KH a metà del GH) GH:7-11 e KH:16-20.


Un hotspot di biodiversità

I dati suggeriscono che il lago Tanganica contenga almeno 1500 specie (Coulter, 1991) e, approssimativamente, 600 specie endemiche tra cui 245 specie di ciclidi (Snoeks, 2000; Genner et al., 2004). Troviamo specie endemiche anche tra le famiglie dei Bagridae, Ciprinidi, Mastacembelidae e Mochochidae (Coulter, 1991; Vreven, 2005; Day & Wilkinson, 2006). Una grande quantità di microfauna endemica è ivi presente, tra cui: ostracodi, gasteropodi, gamberi e granchi (e.g., Martens, 1994; West et al., 2003; Marijnissen et al., 2004; Fryer 2006). Un forte sfruttamento delle risorse naturali della zona (il lago fornisce cibo e lavoro per oltre 10 milioni di persone negli stati costieri del Burundi, Repubblica democratica del Congo, Tanzania e Zambia) ha fatto sì che la sua eccezionale biodiversità sia stata messa seriamente in pericolo. Così, nel 1991, fu fatta la prima conferenza sulla tutela del lago dagli stati costieri e dai loro partners internazionali. Successivamente, tra il 1992 e il 2003, vennero istituiti i Lake Tanganyika Research Project (LTR) the Lake Tanganyika Biodiversity Project (LTBP) e il Lake Tanganyika Management Planning Project.


L’acquario biotopo per ciclidi (e non) del lago Tanganica.

Così come un acquario dedicato a specie del lago Malawi, anche una vasca adibita a ciclidi del Tanganica riassume pochi ma importanti concetti. Un discreto movimento dell’acqua (da moderato a intenso a seconda della provenienza della specie), un fondo necessariamente sabbioso (la sabbia edile ben lavata rappresenta un’ottima scelta), rocciate di sassi grandi e non spigolosi (quando necessario alle specie), acqua quanto più possibile vicina alla saturazione d’ossigeno (una spraybar all’uscita del filtro permette un’ottimo movimento della superficie dell’acqua), valori stabili e inquinanti moderati. Quest’ultimo punto rappresenta spesso un problema, in quanto la mancanza di piante negli acquari fa si che spesso i valori di NO3 salgano pericolosamente. Vedremo in seguito delle soluzioni
Chi si appresta a realizzare un acquario biotopo del lago Tanganica ha davanti a sé due possibilità: layout costiero roccioso e layout di acque aperte con gusci di gasteropodi.


Zona rocciosa:

Le coste rocciose sono concentrate all'interno dei tre principali bacini del lago, Zongwe, Kalemi e Kigoma, nella zona a sud-ovest.
Questi tratti di lago sono caratterizzati da “frane sommerse” in cui ammassi rocciosi la fanno da padrone e si può riscontare un potente idrodinamiso e ossigeno a saturazione. La zona da 0 a 3 metri è quella maggiormente occupata dalle specie ivi presenti. Le piante superiori sono totalmente assenti, mentre le pietre sono ricoperte dall’Aufwuchs di alghe verdi e diatomee, casa di una notevole quantità di microfauna di cui, insieme alle alghe, i pesci si cibano.

Pesci presenti: Altolamprologus spp., Ciphotilapia frondosa, Neolamprologus spp.,Tropheus spp., Julidochromis spp., Synodontis multipunctatus.

Acquario-tipo: Il layout sarà costituito principalmente da una grossa rocciata e la vasca sarà delle dimensioni adeguate a tenere le specie che avremo scelto. Partiamo da una lunghezza di 120cm, a crescere.


Zona “delle conchiglie”:

A profondità che vanno dai 10 ai 20m troviamo intere distese di tanatocenosi (accumulo di fossili) di gusci di gasteropodi. Nel Tanganica vivono un gran numero di Molluschi appartenenti a 75 specie, 44 delle quali endemiche.La specie più diffusa è Neothauma tanganicense, ma possiamo trovare anche Lavigeria grandis, Pila ovata e, più raramente, Paramelania demoni
Alcune specie di ciclidi conchigliofili (malacofili) sono obbligate, necessitano cioè dei gusci di lumaca per potersi riprodurre e nascondersi. Altre, invece, vengono definite malacofili facoltativi, in quanto usano indiscriminatamente i resti dei gasteropodi o le tane rocciose.
La particolare durezza carbonatica del lago Tanganica ha fatto si che questi sedimenti rimangano nel tempo, avendo una decomposizione in acqua lentissima. Ivi sono presenti anche alcuni tratti di piante acquatiche, del genere Vallisneria spp. e Ceratophyllum spp.

Pesci presenti: I generi Lamprologus spp., e Neolamprologus spp., la fanno da padrone.

Acquario-tipo: Le specie che andremo ad ospitare presentano dimensioni piuttosto ridotte, così che anche un piccolo acquario da 60cm possa fare al caso nostro.


Non solo ciclidi…
Una bella “variazione sul tema” potrebbe essere la creazione di un acqua-terrario per ospitare, insieme ai pesci, anche Platyphelpusa armata, un granchio dalle ridotte dimensioni presente sul lago. Le informazioni a riguardo sono veramente ridottissime, ma credo che in una vasca capiente e con pesci non troppo grandi possa convivere bene. In ogni caso l’aggiunta di piante emerse stile riparium o paludarium può “compensare” i layout grigi del lago e provvedere ad un’efficace opera di riduzione dei nitrati, sempre presenti in modo massiccio.

- - - Aggiornato - - -

Molto work in progress ragazzi.....

Ale87tv
28-10-2014, 23:00
molto bene! appena ho tempo ti aiuto!

Jefri
28-10-2014, 23:01
Carica qualche foto dei tuoi:-)

Anubias
10-11-2014, 09:34
Grande!

Jefri
10-11-2014, 10:53
Elisa passami anche tu foto :-)

Ale87tv
10-11-2014, 12:33
ok!