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  • Neolamprologus multifasciatus

    NEOLAMPROLOGUS MULTIFASCIATUS


    NOME: Neolamprologus multifasciatus (Boulenger 1906)



    SINONIMI: Lamprologus multifasciatus , Multi, Multies.

    ETIMOLOGIA: deriva da “nuovo” e “zona luminosa” riferito agli occhi.

    CLASSIFICAZIONE:
    Ordine: Perciformes
    Sottordine: Labroidei
    Famiglia: Ciclidhae
    Sottofamiglia: Pseudocrenilabrinae
    Genere: Neolamprologus


    DESCRIZIONE
    Maschio di 4,5 cm e Femmina di 3,5 cm. È considerato tra i più piccoli ciclidi del mondo.



    DISTRIBUZIONE E HABITAT:
    Endemico del lago Tanganica (Tanganyka) (Mbita Island NW Point Mpulungu, Niamkolo, Kapembwa, Ndole Bay, Musende Bay, Mbita Island – Zambia) (Luvu, Lumbu Bay, Ubwari, MYUNGA – Congo Democratic Republic) Tanzania, Burundi. Abita le acque mediamente profonde vicino alla costa, caratterizzate da un substrato fine e ricoperto da una distesa di conchiglie di gasteropodi (Neothauma sp.) calcificate dalle acque dure e basiche del lago. L’acqua è limpida.



    foto da: http://seaframes.wordpress.com/2012/...e-shelly-home/

    COMPORTAMENTO E COMPATIBILITA':
    La specie forma colonie numerose, dove ogni maschio difende il suo piccolo territorio costituito dalle conchiglie dove trova rifugio e si riproduce. Si tratta di un conchigliofilo stretto. È compatibile con altri ciclidi legati alla colonna d’acqua e alla rocciata, se di dimensioni tali da non predarlo, ma solo in vasche di dimensioni maggiori di quella consigliata per il monospecifico. Un allestimento monospecifico è vivamente consigliato per apprezzare al meglio questa specie. I multifasciatus sia in natura, sia in vasca, scavano incessantemente prendendo la sabbia in bocca e trasportandola anche a lunghe distanze, rivoluzionando il fondo.



    DIMENSIONI E ALLESTIMENTO DELLA VASCA:
    La vasca deve misurare almeno 45 cm X 30 cm x 30 cm per una coppia – trio (un maschio e due femmine). Vivamente consigliata una vasca più grande, dove allevare una colonia numerosa. La vasca dovrà avere un fondo di sabbia finissima (circa 0,1 - 0,5 mm), ininfluente se silicea o calcarea (è utilizzabile la sabbia edile granulometria 0/1). Lo strato di sabbia deve essere bello alto, dagli 8 cm in vasche piccole, andandolo ad aumentare in vasche di maggiori dimensioni. Successivamente verranno inseriti i gusci vuoti di lumaca, ottimi sono i gusci delle escargot ad uso alimentare, che devono essere moltissime e in sovrannumero rispetto ai pesci, dando loro modo di nascondersi rapidamente e rendendoli più sicuri e meno timorosi. Le piante non sono necessarie in tali allestimenti, dato che in natura non si trovano nelle acque profonde dove vivono i N. multifasciatus, tuttavia qualche vallisneria incastrate tra le rocce o qualche anubias legata ad una pietra non sono da condannare. In presenza di filtro interno, si rivela utile inserire del Pothos (Scindapsus sp.) con le foglie all’aria e con le radici nel filtro o in vasca. La vasca è consigliabile sia chiusa, anche se la specie è molto legata al fondo, per evitare salti in caso di fughe in preda al panico.


    VALORI DELL'ACQUA:
    Temperatura: 24 – 27 °C
    Gh: tra 10 e 25°
    pH: tra 7,5 e 9,0
    Acqua molto ossigenata, con un buon movimento superficiale.

    ALIMENTAZIONE
    N. multifasciatus in natura ha una tecnica di alimentazione a dir poco sorprendente: scava delle voragini attorno alla sua conchiglia profonde anche 20 centimetri, in modo che le correnti trasportino il plancton, larve di insetti e piccoli crostacei all’entrata della conchiglia.
    Pur accettando regolarmente cibi proteici secchi, granulari e affondanti, è molto importante variare almeno 2-3 volte la settimana la dieta con surgelato di crostacei di piccole dimensioni e cibo vivo come dafnie o artemie. Importantissimo non esagerare con alimenti grassi e iperproteici a discapito della fibra, altrimenti se ne mette a repentaglio la vita.

    DIMORFISMO SESSUALE E RIPRODUZIONE:
    Gli individui giovani non sono facili da sessare. Una volta a maturità il maschio è sensibilmente più grande della femmina, con una colorazione leggermente più intensa (variabile a seconda dell’umore) e presenta una sfumatura giallo –rossa sulla parte superiore della pinna dorsale.
    Sono haremici, un maschio controlla un numero variabile di femmine. I combattimenti per il territorio e le femmine sono molto ritualizzati e non cruenti. Più femmine per maschio e un maggior numero di conchiglie contribuiscono a mantenere i pesci tranquilli e meno timidi.
    La riproduzione avviene senza necessità di particolari accorgimenti, se allevati correttamente. La femmina depone dentro la conchiglia. Per attirare l’attenzione del maschio, la femmina mostrando l’apertura della conchiglia e vibrando. Catturato l’interesse del maschio la femmina entra nella conchiglia e depone le uova, immediatamente sostituita dal maschio che le feconda entrando anch’esso nella conchiglia. Qualora non riuscisse ad entrare, deposita lo sperma all’esterno della conchiglia, e la corrente creata dalla femmina nel fuoriuscire dalla conchiglia lo trasporta sulle uova. Dopo la fecondazione il maschio continua la sua incessante opera di scavo attorno alle conchiglie.
    La femmina si dispone quindi all’apertura della conchiglie a ventilare le uova con le pinne, fino alla schiusa che avviene dopo 24 ore dalla deposizione. Gli avannotti (di solito tra i 5 e10) dopo 7 - 10 giorni cominciano a nuotare liberamente, cominciando le esplorazioni attorno alla conchiglia. Gli avannotti accettano già da subito naupli di artemia e microworms, inoltre assaggiano anche il granulare se sufficientemente fine. Tutta la colonia collabora alla sorveglianza degli avannotti e all’allontanamento dei disturbatori.



    NOTE: è considerato tra i ciclidi più piccoli esistenti, se non il più piccolo.

    BIBLIOGRAFIA:
    http://www.seriouslyfish.com/
    http://www.aiconline.it/articoli-cic...-di-c-barberis
    http://users.kent.net/
    Maréchal, C. and M. Poll, 1991. Neolamprologus. p. 274-294. In J. Daget, J.-P. Gosse, G.G. Teugels and D.F.E. Thys van den Audenaerde (eds.) Check-list of the freshwater fishes of Africa (CLOFFA). ISNB, Brussels; MRAC, Tervuren; and ORSTOM, Paris. Vol. 4.