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  • illuminazione vasche

    Illuminotecnica nell’acquario d’acqua dolce



    Il fattore luce in un acquario riveste un ruolo tutt’altro che secondario. E’ il vero motore del sistema-vasca: supporta la crescita vegetale e regola l’orologio biologico della fauna presente. Il fotoperiodo deve essere impostato ad almeno 8 ore continue, altrimenti le piante non riescono a fontosintetizzare correttamente. Non si possono accendere le luci tre ore la mattina e tre la sera, per godersi meglio la vasca. Sul mercato sono presenti differenti tecnologie per illuminare un acquario. Vediamone una panoramica:


    Tubi fluorescenti (neon): esistono in due tipologie T8 e T5, ognuna con un diverso reattore. La tecnologia del T8 è stata superata dal T5, piu performante. La vita media di un neon è 6-8 mesi. Passato questo periodo (anche se con il nostro occhio non ce ne rendiamo conto) lo spettro di emissione cambia e non è più funzionale alle piante. Devono quindi essere necessariamente sostituiti.


    Lampade a risparmio energetico e PL: sfruttano la medesima tecnologia dei neon, pertanto dovranno essere paragonati a questi.



    HQL (lampade a vapori di mercurio): necessitano di portalampada specifici. Vengono montate ad una certa distanza dalla superficie dell’acqua e sono molto utili in caso di vasche aperte.


    HQI (lampada ad alogenuri metallici): anch’esse necessitano di portalampada specifici. Estremamente performanti, simulano bene lo spettro luminoso solare e vengono dedicate prevalentemente alla coltivazione di piante in vasche molto spinte.



    LED: sicuramente la nuova frontiera dell’illuminazione. E’ una tecnologia che sta lentamente prendendo piede, soprattutto nell’acquariofilia marina. A discapito di un elevato costo iniziale, un basso consumo e una durata di anni sono elementi a favore di questa nuova tipologia di illuminazione.




    Ciò che dobbiamo sapere, riguardo ad una fonte luminosa, sono le sue caratteristiche. Vediamo alcuni parametri fondamentali che ci permettono di valutare se una lampada risponde alle nostre esigenze o meno:


    Potenza (Watt): E’ un dato che ci permette di fare una discreta approssimazione di quanto “spinge” il nostro parco luci. Anche se è un valore non troppo indicativo, il rapporto Watt totali (effettivi, una risparmio energetico da 10W consuma 10W, anche se c’è scritto che rende di piu)/litraggio lordo ci fa capire che tipo di piante possiamo coltivare. Un rapporto intorno a 0,5W/Litro indica un’illuminazione media. Intorno a 1W/L alta. I neon hanno lunghezze e wattaggi standard. Se dobbiamo aumentare la potenza del nostro parco luci dovremmo semplicemente inserire diverse lampade.


    Temperatura di colore (Kelvin): la luce diurna ha una temperatura di colore intorno ai 6000Kelvin (non gradi Kelvin, il termine "gradi" è errato). Valori piu bassi indicano una luce calda-gialla, più alta fredda-blu. Nel caso di un unico neon è meglio scegliere una temperatura neutra, intorno ai 6500K. Se si hanno a disposizione due spazi per i neon si possono associare due lampade da 6500K, oppure una 6500K e una lampada a luce calda con temperatura di colore intorno ai 4500K. Nel caso di plafoniere con diversi allogi è meglio spaziare il piu possibile con le gradazioni di colore, spaziando dai colori freddi a quelli caldi. Per 4 neon si può decidere di mettere: 2x6500K, 1x4500K, 1x8000K; oppure: 1x3000K, 1x4500K, 1x6500K, 1x9000K.

    NB: La temperatura di colore non ha nulla a che vedere con i gradi °C. "Temperature" di colore alte non implicano che la lampada scaldi di più.



    Indice di resa cromatica (Ra): indica quanto fedelmente fa risaltare i colori ciò che la fonte luminosa in questione illumina. Un Ra di 100 indica la massima fedeltà, ma viene considerato buono un valore da 80 in su. Quando acquistiamo un neon troviamo, ad esempio, la dicitura 865. Il primo numero (8) indica una resa cromatica superiore ad 80. 9 per una resa superiore a 90. La seconda e terza cifra (65) indicano una temperatura di colore di 6500K. Nel caso di dicitura 840 avremo un Ra>80 e una temperatura di colore di 4000K.


    Lumen (lm) e lux: i primi indicano l’unità di misura del flusso luminoso. I secondi indicano la quantità di flusso luminoso per m^2 (1 lumen/m^2=1 lux). A questo proposito voglio specificare che il lumen, di per sé, ha poca importanza in ambito acquariofilo in presenza di piante. Questo valore, infatti, indica la quantità di luce emessa tarata sulla sensibilità dell’occhio umano, il quale percepisce maggiormente nel picco del verde: quello non utilizzato dalle piante. Per sapere quanta luce “utile” stiamo erogando alle piante dobbiamo guardare i PAR.


    PAR (photosynthetically active radiation): o radiazione fotosinteticamente attiva, è la misura della radiazione solare realmente usata dalle clorofille alfa e beta delle piante. Di solito si attesta intorno al 41% della radiazione solare ed è prevalente nelle bande del rosso e del blu, mentre è decisamente minore nelle lunghezze d’onda del verde (le piante appaiono all’occhio umano verdi poiché questo colore non viene assorbito ma solo riflesso). Se ne deduce che per far crescere bene le piante una lampada blu e una rossa sono l’ideale. Chiaramente all’occhio umano una tale combinazione di colori sarebbe poco gradita. Per questo motivo nelle lampade a neon vengono inseriti dei picchi di emissione nelle lunghezze d’onda del verde, per far apparire la vasca più colorata e più simile alla luce solare.

    Lo spettro visibile all'occhio umano della luce solare è cosi composto:


    Anche se la percezione ha un ampio range, la zona di maggior stimolazione delle cellule fotorecettrici (o coni) della retina si ha nell'intervallo attorno al giallo-verde:


    Mentre nelle piante, come detto, le zone di maggior asorbimento sono nel blu e nel rosso:



    Qualsiasi scelta decideremo di fare, pensiamo a quali saranno gli utilizzi finali. Se La nostra vasca dovrà ospitare solo pesci basiamoci pure sui lumen. La tipologia di emissione luminosa con il maggior rapporto Lumen/Watt consumati farà al caso nostro, perchè ci permetterà di risparmiare. Se, come nella maggior parte dei casi, il nostro scopo è la crescita vegetale, prendiamo in considerazione tutti gli elementi del caso. Ogni sorgente di luce ha le sue caratteristiche, pro e contro. Se è vero che una HQI rende tantissimo, una crescita vegetale così imponenete richiede sforzi, in termini di fertilizzazione, altrettanto spinti.