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  • Come i coralli selezionano alghe simbionti dall’ambiente circostante.



    Come i neonati coralli captano alghe simbionti dall’ambiente circostante.
    L’ecosistema barriera corallina è fondato sulla simbiosi tra coralli ed alghe simbionti (Zooxanthelle), tassello essenziale affinché i coralli costruttori di barriera possano vivere e proliferare.
    Queste alghe (Symbiondium) possono essere divise in nove gruppi genetici, divisi poi in altrettanti genotipi.
    Ricordiamoci che la simbiosi in questione è di tipo mutualistico, ovvero entrambi le specie traggono vantaggio da essa.
    La maggior parte dei coralli, cerca le zooxanthelle simbionti nell’ambiente circostante. Chiameremo tale acquisizione “trasmissione orizzontale”.
    Questa modalità di acquisizione è assente negli individui riprodotti da talea, in quanto le alghe sono già presenti all’interno dell’animale, dando quindi il via a un progetto di proliferazione delle stesse. Daremo il nominativo “trasmissione verticale” a tale acquisizione.



    Il meccanismo che sta alla base della formazione di nuove simbiosi ha suscitato molto interesse in campo scientifico, andando a favorire lo svolgimento di numerosissimi esperimenti e ricerche in laboratorio per dare una delucidazione a questo fenomeno.
    Tuttavia, tale processo non è ancora del tutto chiaro e le ricerche sono ancora in via di sviluppo.



    L’esperimento che gli scienziati hanno eseguito è stato quello di prelevare due esemplari di Acropora tenuis di due settimane d’età, andando a mantenerle in cattività per 6 mesi.
    Nella vasca di osservazione sono stati anche rilasciati diversi ceppi di alghe simbionti, quali Symbiodinum.
    I biologi ottennero che le piccole Acropora formarono una simbiosi solo con due genotipi differenti di alghe, nonostante la svariata quantità di ceppi algali contenuta nell’acquario.
    Proseguendo con l’esperimento, si è notato che i ceppi di alghe attratti dai coralli sono stati un totale di sei, ma solo i due precedenti genotipi hanno fissato una reale simbiosi con l’animale.
    Questo divide in due parti la fase di “reclutamento” delle Zooxanthelle: Fase di attrazione iniziale e fase di assorbimento selettivo.

    Successivi esperimenti hanno dimostrato che il metodo di selezione delle larve negli stadi adulti dei coralli sono notevolmente differenti da quelli usati dai neonati coralli.
    Ad esempio, la variante “c” delle alghe Symbiodium, presente nei giovani coralli, è del tutto assente negli esemplari adulti. Tali esperimenti sono stati fatti su colonie madri delle più importanti specie di coralli costruttori, quali Acropora hyacinthus, Acropora digitifera, Acropora nasuta, Acropora intermedia, e Acropora selago.
    Questo suggerisce che il ruolo delle zooxanthelle “c” è quello di accompagnare la colonia di corallo alla fase adulta. Altrimenti non si spiegherebbe la loro presenza in natura.
    Nel 2011 sono stati prelevati sei campioni d’acqua durante la deposizione dei coralli, si scoprì che la varietà di alghe Symbiodinum aveva 144 differenze genetiche. Di queste, solo due categorie risiedono nei tessuti dei polipi di corallo delle colonie adulte.



    In conclusione, oggi dobbiamo pensare che i nostri coralli non abbiano una "semplice" simbiosi mutualistica con una sola tipologia di alghe, ma che questi selezionino i vari ceppi algali durante la crescita, andando ad ottimizzare lo sviluppo della colonia stessa. Dal singolo polipo, alla colonia madre.
    E' incredibile come la natura possa sempre sorprenderci.