https://reefbuilders.com/2022/10/16/...iums-approved/
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Tanto ormai i prezzi rimarranno lo stesso alle stelle
Non credo si ritornerà alle 50€ che si pagava quel pesce fino a qualche anno fa, ma spero vivamente almeno un -50% rispetto al prezzo di oggi.
Io mi tengo stretto il mio limone pagato 70€ nel 2018...[emoji16]
Anche perché a vedere i prezzi sarà l'ultima volta che lo prendo
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Io lo pagai una sessantina di euro nel lontano 2007 ed era già grandino sui 6 7 cm…..ha cambiato 4 vasche ed ora è il re della vasca taleario di un mio amico negoziante….a spanne dovrebbe avere 17 18 anni…. Per il resto non credo che i prezzi diminuiranno almeno a breve termine.
20 euro,2016 più di la che di qua.
Non spenderei mai quella cifra per un pesce
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Credo sia un pesce destinato a diventare per pochi, un po' come l'achilles (che a me personalmente nemmeno piace) che già 10 anni fa costava oltre 300 euro quando un leucosternon ne costava si e no 40.
Ho paura,o meglio il sentore che a breve sarà molto,molto difficile avere la disponibilità di pesci come in passato.ho sentito di restrizioni e regole molto restrittive.un saluto
Giustissimo,infatti per quanto mi è possibile cerco di prendere esemplari riprodotti e talee da appassionati,che cedo sempre volentieri a mia volta.cspisco che in una vaschetta piccola il compito mi è notevolmente facilitato.rimane il fatto che alcuni pesci sarebbe opportuno lasciarli in mare a prescindere,al di là di essere ambientalista o no e' solo una questione di rispetto per pesci che me campa uno su 10 o peggio .un saluto.
mi trovi d’accordo su tutto. sulla dimensione della vasca da riempire anche quando l’avevo da 700 litri la riempii di sole talee scambiate tra appassionati. vero che comunque tutte arrivano dal mare a loro volta, però così si diminuisce l’impatto ugualmente. sui pesci ə comunque più difficile perché di riproduzioni in cattività ce n’è poca rispetto agli invertebrati, però io cerco sempre di popolare prendendo dalle dismissioni. come l’ultimo inserito che arriva da un appassionato di milano che stava dismettendo, idem su quasi tutti quelli che ho in vasca.
E solo pura questione di prezzo.....
Costasse ancora 40 euro non si farebbero tutti sti discorsi....
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Io anche,al di là del costo,che non è assolutamente una discriminante.Facendo parte di questo mondo,non posso che accettare e rispettare le opinioni di tutti .per quanto mi riguarda nel limite del possibile cercherò di rispettare quanto detto sopra.un saluto
Perché il tuo discorso è retorica... perché la tua frase da "ambientalista" uccide un intero settore dedicato a questa passione,perché non sono tutti ladri o delinquenti
Non fraintendermi,io concordo con te e Ialao e tanti altri sul fatto che l’acquariofilia di oggi dovrebbe essere ”sostenibile”,cioè il commercio dovrebbe essere esclusivamente basato su talee e riproduzioni in cattività...come lo è a tutt'oggi per quasi oltre il 50/60% delle specie (Flavescens ed Hepatus compreso come citato da me in precedenza);intere zone dedicate in mare aperto a riproduzioni di madrepore e pesci nonché tecniche sempre migliori per fare stare bene animali in micro ecosistemi
Ma questo comporta dei costi di gestione ed investimenti senza contare la crisi di questi ultimi tempi che ha fatto schizzare i costi di spedizione oltreoceano che si riflettono inevitabilmente sui prezzi di vendita all’ingrosso e successivamente al dettaglio,inoltre il prezzo lo fa il mercato e come per tutto finché c'è richiesta nonostante le restrizioni l'offerta si adegua...come lo è stato per gli LPS...
Io se trovo un flavescens a 50 euro di riproduzione ben contento che sono e me lo compro..punto,tu non lo prenderesti perché?
Altrimenti se mai (per la carità del signore) dovessi ragionare da ambientalista spegnerei tutto e basta...non sono 30-40-100 o 1000 euro che definiscono più o meno un buon appassionato di acquariofilia da uno cattivo
Ho fornito abbastanza spiegazioni???
Sono riuscito a farmi capire??
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E in tutto questo non mi riferisco alla pesca illegale sul quale mi trovate completamente d'accordo.
Eppure fino a pochi anni fa c'era solo quello,sia per pesci che per i coralli...
Giusto che i prezzi siano alti,ma finché c'è chi i soldi li spende l'unica soluzione è il bando
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A parte le polemiche è giusto dire che se fossimo ambientalisti duri e puri sicuramente non terremmo acquari confinando dei pesci in 5 vetri più o meno grandi quando in natura viaggiano in Mari immensi……. Detto questo cercare nel proprio piccolo di utilizzare talee riprodotte scambiandole o comprandole sapendo che sono riprodotte e non selvatiche e se possibile acquistare pesci allevati (purtroppo molto pochi al momento) sarebbe una buona cosa non sempre fattibile comunque.
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A parte le polemiche è giusto dire che se fossimo ambientalisti duri e puri sicuramente non terremmo acquari confinando dei pesci in 5 vetri più o meno grandi quando in natura viaggiano in Mari immensi……. Detto questo cercare nel proprio piccolo di utilizzare talee riprodotte scambiandole o comprandole sapendo che sono riprodotte e non selvatiche e se possibile acquistare pesci allevati (purtroppo molto pochi al momento) sarebbe una buona cosa non sempre fattibile comunque.
@zebra2
hai voluto spiegazioni in merito a un mio commento citandomi..
Ho cercato di argomentare,spiegando le mie ragioni, assolutamente non era mia intenzione darti del cretino
Il mio post al quale hai chiesto spiegazioni non era rivolto personalmente a te,altrimenti ti avrei citato
Se ti sei risentito chiedo chiedo scusa,forse ho usato toni coloriti (anche se non mi sembra rileggendo)
Resta fermo il mio pensiero che questo topic non avrebbe ragion d'essere se i prezzi fossero quelli di sempre
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vai a rileggere bene la frase da ambientalista, e capirai che non c’era bisogno di creare tutto il cinema successivo perché ho detto “se ci si mettesse nei panni”.
comunque frasi del tipo “ho fornito abbastanza spiegazioni???” oppure “sono riuscito a farmi capire??” non suonano bene, prova a metterti dall’altra parte.
detto questo io rimango della mia idea e cerco sempre di acquistare pesci da dismissioni e coralli tra privati sempre e solo come talee e, come già detto prima, questo vale oggi come 10 anni fa quando una caulastrea costava 1/4 rispetto ad oggi. e non sono mai stato patito del rainbow con nomi spaziali, idem sui pesci mi sono sempre accontentato di quello che altri snobbavano perché troppo scontato. sarò fatto male ma io ragiono così, che piaccia o meno.
....certo che se riusciamo a litigare anche tra 4 gatti che siamo rimasti in questo forum, siamo proprio alla frutta :-8
A parte la battuta ( e prendetela come tale, mi raccomando ), io personalmente sono d'accordo sia con @zebra2 che con @ciko. Ovvero, l'etica e la morale imporrebbero di avere il minor impatto possibile sul pianeta, e quello detto da zebra2 non può che essere condivisibile. Acquistare pesci da chi dismette sarebbe la cosa migliore, acquistare talee da acquari di altri appassionati lo sarebbe in egual modo. Tuttavia ci sono alcune cose da precisare.
Dal punto di vista puramente commeciale, partiamo dal presupposto che ogni hobby ha alle sue spalle una struttura commerciale che vive sull'hobby stesso. Nel nostro caso ci sono negozianti, importatori, allevatori, trasportatori, produttori, tutte attività commerciali che traggono il loro guadagno (e quindi il loro sostentamento) dal commercio di prodotti per l'acquariofilia, ivi compresi pesci e coralli, e che andrebbero comunque salvaguardati. Non ci inc@##eremmo se fossimo dei fruttivendoli ed il nostro vicino di casa con un piccolo frutteto vendesse al 30% in meno la stessa frutta che vendiamo noi sulla quale paghiamo tasse, spese, bollette e quant'altro? Non dimentichiamo inoltre che l'acquisto di beni da un soggetto privato che non privi il soggetto stesso dalla proprietà (ad esempio i coralli di cui ne vengono venduti solo dei frammenti), per il fisco italiano rappresenta reato. In primo luogo perchè non vi è la regolare tracciabilità (cites) e in secondo luogo perchè produce reddito non tassato. Ora, non è che sono i 50 euro di qualche talea venduta qua e là che fanno l'evasore fiscale (snche se so per certo che alcuni acquariofili ne hanno fatti parecchi di soldi vendendo talee), ma se vogliamo essere etici fino in fondo io un occhio anche a questo aspetto comunque lo darei.
Dal punto di vista morale e ambientalista invece, ritengo che nel momento in cui la cattura di pesci, piuttosto che l'allevamento di coralli sono regolamentati da normative internazionali, non vi è motivo di farne una ragione ambientalista. Se vogliamo essere "total green" (e qui sono d'accordo con ciko) dovremmo spegnere le nostre vasche, perchè non è solo l'acquisto di una talea da un privato piuttosto che da un negoziante che ci rende ambientalisti. Stiamo vivendo un momento drammatico dovuto alla siccità e noi, con i nostri impianti ad osmosi, sprechiamo 4 litri di acqua per produrne 1 necessario alle nostre vasche. Siamo in un momento di crisi energetica mai vista prima, e noi consumiamo centinaia di Watt 24 ore su 24, 7 giorni su 7. Parliamo di Net Zero 2030 e, nel 2022, acquistiamo sali sintetici prodotti con processi industriali che emettono CO2, e così via.
Personalmente, se avessi dovuto riempire la mia vasca da 1000 litri con pesci, rocce e coralli acquistati da altri acquariofili, avrei dovuto girare mezzo nord Italia con un auto diesel che, sebbene relativamente nuova, emette CO2 consumando litri e litri di gasolio (a 2 euro al litro). Non sarebbe stata una cosa esattamente ad impatto 0.
Riguardo al costo del flavescence (main topic di questo thread) fa scandalo perchè è un pesce comune che è passato da 50 euro a 400 in pochi mesi. Tra 10 anni probabilmente sarà un pesce per pochi come lo è l'achilles o tanti altri pesci ancora più costosi (basti pensare al centrophyge hawaiienenis, o il chaetodontoplus conspicillatus o l'holacanthus clarionensis, tutti pesci sopra i 2000 euro). Saranno "pezzi" da collezionisti facoltosi così come già tutt'oggi lo sono alcune specie di gatti o di cani. Fa tutto parte di un processo evolutivo.
Il tutto ovviamente IMHO. ;-)
Concordo in pieno con Savo69…..
tutto vero, ma non è che i pesci arrivano volando dalle barriere coralline fino alle nostre vasche. probabilmente inquini meno girando tu il nord italia per prendere 4 pesci piuttosto che fare attraversate in aereo/navi/camion e poi comunque dal negoziante ci devi arrivare. peggio ancora se c’è la consegna a domicilio… è sempre un cane che si morde la coda alla fine e la verità è che l’uomo è egoista per natura, tutto qui.
Sul fatto che l'uomo sia egosita di natura penso ci sia poco da disquisire, altrimenti il mondo non sarebbe arrivato al punto a cui è arrivato. Sul resto delle cose forse bisognerebbe fare un discorso un po' meno incentrato sul singolo e più sulla globalità.
Non sono l'unico acquariofilo al mondo, e se tutti gli acquariofili si mettessero a fare migliaia di km per prendere pesci e coralli da altri appassionati, forse il grado di inquinamento non sarebbe proprio così irrisorio. Aerei e navi circolano indipendentemente dai coralli. E' vero, meno merce, meno navi, ma in questo modo si arriverebbe a fermare l'economia mondiale. A questo punto perchè comprare uno skimmer bubble magus dalla cina quando possiamo comprare un LGM prodotto in Italia, o un Deltec prodotto in Europa.
Sulle consegne a domicilio infine io le vedo come un fattore positivo sull'impatto ambientale, non negativo. Il corriere che consegna il pacco con i coralli a me, consegna il pacco con il frullatore al mio vicino, ed il pacco con i pomodori pelati al mio dirimpettaio. 3 consegne, 1 viaggio.
Ad ogni modo, quello che volevo dire, è semplicemente che è giusto fare tutto il possibile per salvaguardare l'ambiente, ed io sono il primo a credere in questo (tra le altre cose, nell'azienda in cui lavoro sono anche il reponsabile del sistema di gestione ambientale secondo ISO 14001, quindi ho particolarmente a cuore l'aspetto ambientale), ma sul piatto della bilancia ci va messo tutto, e nel tutto, realisticamente ed obiettivamente parlando, in un hobby come il nostro, purtroppo ci sono più cose che giocano a sfavore che a favore dell'ambiente.
Il problema di base del nostro hobby,e'che si basa in grandissima parte sulla cattura di animali selvatici,a volte pescati e trasportati in maniera poco ortodossa. Di questo ne siamo stati testimoni tutti in occasione di qualche arrivo dove nei sacchetti c erano più pesci morti che vivi.detto questo con una giusta regolamentazione,con la nascita di sempre più serre destinate alla riproduzione sia di pesci che di coralli,con la consapevolezza da parte di tutti me compreso che certi pesci e giusto stiamo in mare per non snaturarne completamente il comportamento,o peggio sacrificarne 10per salvarne uno,la strada per rendere l acquariofilia un hobby ancora più bello e sostenibile sia tracciata.lo spazio per negozianti e addetti del settore può migliorare anche a fronte di ricarichi Maggiori ma ampiamente giustificati dal valore intrinseco degli animali venduti.un saluto
Io rispondo alla domanda della tecnica Italiana/Europea vs quella Cinese con un'altra domanda, ma da dove credi che arrivino tutte o la maggior parte della componentistica elettronica e non delle famose marche che poi vengono rivendute a noi con prezzi super gonfiati perché spacciati per "nostrani"? E allora ben vengano prodotti come BM Jebao ed altri che possono coinvolgere molti appassionati senza doversi svenare finanziariamente per mettersi una vasca decente o forse anche di più in casa mmmm
Ma io...
L'acqua che spreco per l'osmosi la pago e anche cara
L'elettricità che consumo per l'acquario la pago e un botto
Tutto ciò che concerne l'hobby per l'acquario marino è una spesa senza alcun ritorno e soprattutto tornaconto personale
Perché mi devo porre il problema per il costo di un pesce o un corallo??
Perché devo far credere di essere nella parte del giusto o mettermi nei panni di un naturalista sostenendo di comprare un pesce o una talea solo dal vicino di casa quando poi lo stesso animale preso in precedenza magari è stato pescato illegalmente....
Non possiamo permetterci oggi di fare certi discorsi e poi tenerci in casa acquari marini...
Soffro pesantemente il "predicare tanto per scrivere",ma lontano dalle mie intenzioni litigare
Ho scritto quello che penso,lo ribadisco e credo che con Zebra2 non ci siamo capiti...tutto qui
Mi sento libero di intervenire in ogni suo commento e così lui deve farlo altrettanto con me...
Qua dentro tutti amici...nessuno escluso [emoji846]
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Graziano quello che dici è vero in parte, certamente il costo di produzione e dei materiali in Cina è decisamente basso e non tutto quello che è cinese è una schifezza….però se il prodotto Italiano viene progettato e testato qui in Italia (mi riferisco ai prodotti acaquariologici) e tenuto conto che i numeri di vendita sono quelli che sono e la fiscalità la conosciamo ovviamente anche il costo di vendita ne risente anche utilizzando materie cinesi .ovviamente i numeri dei brand cinesi la loro fiscalità , l’approvvigionamento delle materie prime e i loro costi generali li favoriscono alla grande…..poi diciamola tutta ora jebao fa anche prodotti degni di nota (anche se mette troppa carne al fuoco, vedi la moltitudine di pompe di movimento più o meno uguali) che costano meno ma non sono a prezzi stracciati come inizialmente (lasciamo stare il comprare direttamente in Cina) ma all’inizi non erano chissà di che qualità.
Graziano io avevo una vortech mp40 (che ho ancora insieme ad un’altra) e nella vasca da 600 litri inizialmente l’ho affiancata da una rw (non ricordo quale sinceramente) be era talmente rumorosa che sembrava il fischio del treno alla fine ho preso un altra mp40….usata e non mi sono pentito nonostante si dica che le vortech siano rumorose……poi sulla qualità non posso dire nulla avendola usata molto poco e poi rivenduta. Comunque quello che volevo dire è che costruire qui in Italia pur utilizzando parti “cinesi” costa molto. E con questo basta andare off topic
E cmq l'impatto sulla vita marina, dovuta alla pesca per il commercio acquariofilo è dello 0,0 qualcosa, rispetto ai danni provocati dall'industrializzazione e dall'emissione di Co2, che fa si che gli oceani si acidifichino con conseguente bleaching dei coralli, fa più danni uno tsunami che 10 anni di pesca controllata, fa più danni una petroliera che sversa tutto il suo contenuto in mare che 50 anni di esportazioni.....sono più i naso lituratus pescati per sfamare i locali che quelli esportati per il nostro hobby.
Vero tutto fa brodo, ma non pensate che i cattivi siamo noi.
Le rocce vive, non è più come una volta che si andava con martello e scalpello per prelevarle, oppure con esplosivi, ora si raccolgono solo quelle distrutte dalle mareggiate, la.maggior parte sono di acquacoltura, quindi quando pensate di acquistare rocce sintetiche (per salvaguardare l'ambiente) siamo sicuri che il loro composto sia totalmente ecosostenibile?
Poi vero, ci sono, e ci saranno sempre i delinquenti che pescano con il cianuro, ma come ogni piaga, in ogni settore, è dura debellarla.
Non mi sembrava di essere OT, la mia era solo la risposta a questa affermazione : "A questo punto perchè comprare uno skimmer bubble magus dalla cina quando possiamo comprare un LGM prodotto in Italia, o un Deltec prodotto in Europa" I viaggi li farebbero lo stesso per consegnare la componentistica o addirittura la merce fabbricata in loco con nome poi delle varie aziende Europee
Intendevo off topic perché era nato per un altro problema….tutto qui e parlavo per me stesso…..
Certe volte mi chiedo con i disastri che stiamo facendo a livello globale sul clima e viste le conseguenze su molte barriere coralline che stanno sempre peggio…non è che alla fine coralli e pesci li potremmo vedere solo nelle nostre vasche o negli acquari pubblici?…..sarebbe decisamente molto triste per non dire di peggio.