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  • P. axelrodi

    NOME: Paracheirodon axelrodi (Schultz, 1956)



    (Foto da: www.seriouslyfish.com © Peter Macguire)


    SINONIMI: Cheirodon axelrodi Schultz (1956). Hyphessobrycon cardinalis Myers & Weitzman (1956).


    ETIMOLOGIA: Paracheirodon deriva dal greco para=correlato a, e il generico nome Cheirodon. Il termine axelrodi deriva da Herbert R. Axelrod.


    CLASSIFICAZIONE: Ordine: Caraciformi, Famiglia: Caracidi


    LUNGHEZZA MASSIMA: 20-35 mm


    DISTRIBUZIONE E HABITAT: Classicamente viene ritrovato nei corsi d'acqua vicino a Tomar, Rio Negro, Brasile. L'areale di distribuzione è però molto vasto e si estende dalla parte centrale del Rio Negro, alle parti meridionali dei fiumi: Vaupés, Içana, Guaviare, Inìrida, Meta e Vichada.
    Sono presenti delle popolazioni anche nel Rio Orinoco, in Venezuela, ma presentano delle piccole differenze morfologiche rispetto agli esemplari che abitano le zone sopra descritte.

    Il Cardinale vive nelle zone che in lingua locale si definiscono Igapò: enormi foreste alluvionali perennemente intrise d'acqua. Nel periodo delle pioggie (tra DIcembre e Maggio) il livello d'acqua sale di parecchi metri e raggiunge le chiome degli alberi. L'acqua qui è tipicamente acida, con una durezza e una conduttività pressochè nulle, dal momento che è quasi tutta piovana. La presenza di sostanze umiche rende questa acqua color del tè: già a mezzo metro di profondità rimane il 15% della luce in superficie, e a 150cm il buio è totale.



    (Foto da: www.seriouslyfish.com© Jennifer O. Reynolds)
    Proprio per queste caratteristiche la vegetazione sommersa è pressochè assente. La fanno da padrone le piante semi-emerse, le radici delle piante superiori e le epifite. Il fondale è ricoperto da legni, radici e foglie morte. Tutto questo materiale in decomposizione rilascia quel mix di sostanze (acidi umici, fulvici e tannini) che rendono l'acqua di questi luoghi così particolare..


    COMPORTAMENTO E COMPATIBILITA'
    : Specie gregaria che deve essere tenuta in gruppi di almeno 10 esemplari. Compagno ideale per specie tranquille come Loricaridi, Corydoras spp., e ciclidi non aggressivi di piccola-media taglia. Il Neon è un predatore di avannotti e uova. Consideratelo se volete riprodurre qualche specie in vasca di allevamento.


    DIMENSIONI E ALLESTIMENTO DELLA VASCA: A discapito delle sue dimensioni, il Cardinale è un abile nuotatore. Una vasca con una lunghezza di 100 cm è il minimo per questa specie. La vasca dovrà essere arredata con legni e vegetazione galleggiante. La luce dovrà essere moderata. Un filtraggio su torba è consigliato per ambrare l'acqua.
    Per i motivi sopra descritti non è assolutamente consigliato inserirlo in plantacquari spinti con molta luce, anche se questa triste associazione è quasi sempre presente. Un'illuminazione eccessiva farà soffrire questo pesce, la cui genetica si è evoluta in acque scure e con poca luce.


    VALORI DELL'ACQUA
    :

    Temperatura: 21°C-29°C

    pH: 4,5-6,5

    KH: 4-5

    GH: <8


    NUTRIZIONE: In natura è spiccatamente predatore di crostacei e larve di insetti. Può essere alimentato con cibo secco proteico e vegetale. Integrare la dieta con cibo vivo.
    Sezioni dello stomaco hanno evidenziato la presenza di diverse fonti di alimentazione: micro crostacei (Moine, Dafnie, Copepodi), Insetti (larve di Ephemeroptera, Ceratopogonidae, Diptera; stadi giovanili di insetti; insetti legati alle zone superficiali dell'acqua), Mesofauna (Rotiferi, Techamoebae, Difluggidae, Nebeliidae, Arcellidae) Uova (principalmente di microcrostacei ma anche di pesci), Alghe (diatomee unicellulari come Navicularia e Pinnularia e alghe filamentose) Detrito (contenente principalmente scaglie di pesci, tessuti proteici e muscolari provenienti da grossi pesci morti. Anche molto detrito vegetale contenente fibre vegetali, funghi e residui di frutta).


    DIMORFISMO SESSUALE E RIPRODUZIONE: Le femmine adulte sono tendenzialmente più rotondeggianti dei maschi.

    Se ci si vuole dedicare alla riproduzione allestire una piccola vaschetta con filtro ad aria. Allestire con una rete a maglie medio-fine che isoli la vaschetta in una porzione superiore, in cui verrà messo un piccolo gruppo di adulti, e una inferiore in cui cadranno le uova. La specie infatti tende a mangiare queste ultime.Molto utili sono anche i cespugli di muschi. Nella vasca da riproduzione partiremmo con gli stessi valori della vasca di allevamento, per poi ridurre via via le durezze e la temperatura nell'arco di una settimana ed avvicinarci ai valori bassi del range sopra indicato. Per stimolare ulteriormente la riproduzione è consigliato fornire molto cibo vivo.
    Una volta che i riproduttori avranno liberato le uova li rimetteremo in vasca di allevamento e cominceremo ad alimentare gli avannotti dopo 3-4 giorni con infusori e naupli di artemia.


    NOTE: Neon e Cardinale, quali differenze? Impariamo a distinguere queste due specie molto diffuse nel mondo acquariofilo

    Entrambi appartenenti all’ordine dei Caraciformi, famiglia Caracidi, il Paracheirodon innesi (Neon) e il Paracheirodon axelrodi (Cardinale) sono tra le specie più diffuse nel mondo acquariofilo.
    Esteticamente molto simili presentano un corpo corto e affusolato, compresso ai fianchi, con dorso incurvato. La livrea è la parte più appariscente. Presenta un dorso che va dal grigio al verde scuro. Dall’occhio nasce una striscia orizzontale blu elettrico che termina in prossimità del peduncolo caudale. Nella zona ventrale è presente un’altra banda orizzontale di colore rosso, subito sotto alla banda blu. Nel Cardinale questa attraversa l’intera lunghezza del corpo mentre, nel Neon, trae origine da metà dello stesso per terminare, in entrambe le specie, con una slargatura nella pinna caudale.

    Queste due specie, inoltre, abitino zone diverse con condizioni diverse. Il Neon, infatti, mal sopporta le alte temperature e per allevarlo correttamente non dobbiamo superare i 26°C. Ideale sarebbe avere una buona oscillazione di temperatura durante l’anno (non durante il giorno!) che va dai 21°C ai 26°C. Mantenere un pesce ad una temperatura costante durante tutta la sua vita ne limita fortemente la vita media e non permette quella stagionalità fisiologica di cui necessita. Il Cardinale invece predilige temperature massime più alte, intorno ai 30°C. Motivo per cui andrebbe preferito se vogliamo associarlo, ad esempio, a dei Discus.

    L'ultima differenza la troviamo nelle dimensioni. Il Paracheirodon axelrodi, infatti, raggiunge dimensioni leggermente superiori.

    ATTENZIONE!: Specie fortemente esportata dalle zone d'origine a rischio di estinzione. Privilegiamo se possibile esemplari di riproduzione rispetto a quelli di cattura.


    BIBLIOGRAFIA:

    -Seriously fish
    -Fishtankandponds.co.uk
    -Ionoregulatory specializations for exceptional tolerance of ion‐poor, acidic waters in the neon tetra (Paracheirodon innesi)
    RJ Gonzalez, MR Preest - Physiological and biochemical zoology, 1999 - JSTOR
    -Light-sensitive motile iridophores and visual pigments in the neon tetra, Paracheirodon innesi
    A Kasai, N Oshima - Zoological science, 2006 - BioOne
    -Lescenko, P., et al. "Mycobacterial infection in aquarium fish." Veterinarni Medicina 48.3 (2003): 71-78.
    -Walker, Ilse. "The food spectrum of the cardinal-tetra (Paracheirodon axelrodi, Characidae) in its natural habitat." Acta Amazonica 34.1 (2004): 69-73.