Dopo molti anni di frammentazione dei coralli possiamo dire che taleare delle colonie in buona salute è ben più sicuro che taleare delle colonie ammalate. Tuttavia, ci sono ancora divergenze di opinione nelle corrette tecniche di frammentazione .
Per prima cosa dobbiamo procurarci attrezzi adeguati. Per i coralli duri l'attrezzatura è relativamente facile da reperire e, probabilmente, la maggior parte degli acquariofili li ha già a disposizione.
Per il taglio dei coralli, una tronchesina da elettricista e una pinza a becchi lunghi, sono gli attrezzi migliori, se poi volete esagerare potete acquistare delle tronchesi in acciaio chirurgico o quelle commercializzate per uso acquariofilo.
La tronchesina va bene per il taglio dei coralli sottilmente ramificati come la maggior parte delle Montipore, Acropore, Seriatophore, etc. Le pinze, invece, sono utili per la frammentazione dei coralli ingombranti spessi come il Acropore humilis, Pocillopora, etc. Oltre a questi attrezzi abbiamo bisogno della colla (colla epossidica, attack o le più note colle bicomponenti che troviamo dai nostri pescivendoli) e del supporto per fissare i frammenti, cosa che possiamo reperire facilmente usando dei pezzetti di roccia, facendo delle basette con sabbia corallina e cemento (vedi articolo nella sezione fai da te) oppure comprandole direttamente sui siti di vendita specializzati.
La colonia madre per la frammentazione dovrà essere sana e in crescita. Una volta che la colonia è stata selezionata, sceglieremo il ramo da staccare, questo ramo sarà solitamente nella parte più bassa della parte posteriore o del lato dove riceve meno luce in modo da non ridurre la bellezza della colonia madre, dare la possibilità di avere un maggiore ricircolo d’acqua e ricevere maggiore luce. Al ramo selezionato dovremo praticare un taglio netto con la tronchese o la pinza, in modo rapido e preciso, senza rischiare di tagliare o rovinare il tessuto sul frammento o sulla colonia della madre. Quando questa operazione è stata eseguita correttamente vi è poca probabilità di un infezione.
I frammenti dovranno essere grandi abbastanza, direi almeno 5 cm. Più grande è il frammento , maggiore sarà la probabilità che attecchisca e cresca…vi sarete accorti anche voi che le talee minuscole fanno più fatica a crescere rispetto ad una bella talea di dimensioni adeguate.
Inizialmente la maggior parte degli acquariofili montano i frammenti in modo da fissare la parte del taglio del frammento al substrato e la punta del ramo rivolto verso l'alto come la colonia madre. Per esperienza, questo non è il modo ottimale perché un frammento si sviluppi, questo l’ho notato dopo un mio esperimento: ho staccato tre frammenti dallo stesso animale, uno è stato incollato nel modo “tradizionale”, uno incollato in orizzontale (come se fosse caduto in natura) e l’ultima incollata con la punta di crescita sulla basetta. Dopo un mese le differenze nello sviluppo erano significativamente differenti. La prima aveva colato intorno alla relativa base come succede normalmente. Il secondo frammento è colato lungo l'intero frammento, producendo una zona molto più grande su cui svilupparsi e l’ultimo ha colato pochissimo.
Il frammento può essere incollato direttamente sulla rocciata, dovremo però essere sicuri che sia la posizione ottimale, o su un supporto. Durante la fase di incollaggio bisogna fare molta attenzione a non danneggiare i polipi ed il tessuto in modo da prevenire eventuali infezioni.
Dopo l’inserimento in acquario, se la posizione iniziale si dimostra inadatta può essere spostata prontamente verso un'altra posizione. I segni di una posizione non adeguata sono riconoscibili dalla poca o nulla estroflessione dei polipi nelle successive 24-48 ore, scurimento del tessuto, sbiancamento o nessun segno di colata dal frammento sul substrato dopo un mese nella stessa posizione.
su questa capricornis dobbiamo solo eliminare la sbordatura verso l'alto e adeguare la misura del corallo
in questo caso invece vogliamo eliminare il secondo piano della monasteriata abbassando così il corallo. la montipora stellata dietro invece è troppo fitta al centro e per avere una futura colonia sana, sarà necessario eliminare i rami verticali invitando così il corallo a gemmare di nuovo
qui vogliamo eliminare una bruciatura verticale, cercando di salvare una talea piccolina oltre ovviamente alla madre
questa superman si è tuffata su un corallo sottostante, ha bruciature da contatto e lesioni superficiali, purtroppo per la forma del corallo dovremo sommariamente dividerla in due cercando disalvare dei pezzi sani dalla parte centrale, per cui alla fine avremo 3 parti totali
ora cercheremo il miracolo di salvare questo corallo. presenta perdite di tessuto nella parte mediana della talea, per cui se tutto va bene, ci ritroveremo con una parte sana sulla basetta, e diversi pezzetti per creare una nuova talea.
proviamo a fare un piano di recupero di questo animale, cresciuto troppo sottile per la mancanza di luce e corrente effettueremo prima (fucsia) una potatura curativa, che ci dirà anche lo stato di salute dell'animale. quando i tagli saranno chiusi, elimineremo i rami verticali, lasciando eventuali rametti piccoli sulla madre (verde). quando dagli ultimi tagli effettuati spunteranno i nuovi rami, faremo l'ultimo taglio in giallo che ci darà 4 talee da diversi rametti (se saranno cresciuti). in tutto questo il ramo centrale viene stressato a gemmare inizialmente, fino a costringerlo ad aumentare la sezione del fusto orizzontale per sorreggere il futuro peso dei rami
........ E adesso 4 cose pratiche ..............
questo è il kit di lavoro:
coperchio di un box in polistirolo che farà da piano di lavoro;
tronchesi e pinzette e una fascetta per rifinire le sbordature della colla come fosse una spatola;
tovagliolo di carta per asciugare la parte della talea che andrà infilata nella colla;
1 guanto in lattice per impastare la colla bicomponente, ne serve uno perchè l'altra mano ci servirà pulita e libera; se useremo altri collanti pronti non servirà il guanto, ma con la bicomponente per me è indispensabile
basette a sufficienza
poco si vede ma rende l'idea....nella foto precedente si notano delle tacche sui due pezzi di bicomponente, questi segni sono stati fatti allinenado i due tubetti nuovi e serveno per avere la misura delle porzioni, altrimenti se schiacciamo troppo uno dei due, non riusciremo più ad avere misure uguali.
i due componenti separati si scaldano su un termosifone o una plafo per 4-5 minuti finch'è non siano molto teneri ; per non lasciare tracce in giro per casa, metto la colla a scaldare su un tappo di metallo per vasetti in vetro; si può usare il micronde e un bicchiere di vetro, ma viene spesso troppo calda e quindi non utilizzabile.
una volta scaldata si fanno due fogli uguali manipolandola con la mano con il guanto e si sovrappongono, quindi si arrotolano tipo cannolo; a questo punto schiacciamo il cannolo e arrotoliamo la sfoglia nell'altro verso. da qui in poi una normale manipolazione garantisce un ottimo risultato, la colla dovrà rimanere morbida ma non pastosa nè troppo appiccicosa, per capirci alla fine della lavorazione non dovrà lasciare ulteriori residui sul guanto.
a questo punto prendiamo la colla e facendo delle palline la fisseremo su tutte le basette assicurandoci che non si stacchi per la polvere. le basette devono essere asciutte!!
fatto questo ci prepariamo vicino alle basette i rametti che vogliamo incollare fuori dall'acqua
non ci rimane che infilare i nostri coralli nella colla, accostando la sbordatura della bicomponente con la fascetta (o altro) a mò di spatola.
non urtate, nè spostate, nè guardate troppo intensamente le talee fatte, perchè altrimenti si staccheranno
posso stare fuori dall'acqua diverse decine di minuti, purchè non ci sia vento o sbalzi di temperatura,
nel dubbio potete bagnare quelle pronte con uno spruzzino e acqua dell'acquario.