Originariamente Scritto da
Paolo Piccinelli
L'idea che sta alla base di Triton non la condivido, per il semplice fatto che non possiamo nemmeno lontanamente pensare di ricreare le condizioni dell'oceano in una scatola di vetro in un soggiorno di Voghera. Non c'è nulla di più artificiale di un acquario di barriera al 45° parallelo entroterra (beh, sì... forse uno al 60°... ma non importa). @
Filmanei ha ragione da vendere (altra cosa solitamente innaturale)
Prima di mettere il sale nell'acqua mi sono letto più di duemila pagine di articoli e libri sull'argomento, oltre ad un paio di testi universitari di chimica organica e biologia marina.
Mi ricordo una frase di un articolo (mi pare fosse di Borneman): per rispettare il rapporto coralli/acqua che c'è in mare dovremmo mettere un cm di acropora in una piscina olimpionica.
Le nostre vasche sono tremendamente sovrappopolate, quindi io sono convinto che diluire regolarmente l'accozzaglia di composti rilasciati dai viventi sia assolutamente necessario.... anzi, non si cambia mai abbastanza acqua.
I test Triton sono un'importante innovazione (infatti altri stanno copiando l'idea), per il resto non condivido assolutamente il ragionamento che sta alla base.
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