Io penso che, al contrario di altri campi della coltivazione, sia indoor che outdoor, in acquario la realizzazione di un modello per la simulazione della fertilizzazione è troppo complicato per essere possibile:
- non conosciamo molto spesso i titoli (% di elementi) dei fertilizzanti utilizzati.
- abbiamo una coltivazione di più piante profondamente diverse tra loro e che possono interagire tra loro coltivate in un ambiente chiuso, parlando di fertilizzazione.
- abbiamo i pesci da considerare, non possiamo eccedere nella fertilizzazione.
- il consumo di nutrienti varia a seconda dello sviluppo della pianta e delle potature.
So responsabie de queo che digo, no de queo che te capissi ti!
di contro abbiamo anche alcuni vantaggi:
- non siamo costretti in nessun caso a spingere al massimo la crescita arrivati a una maturità della vasca (basta che le piante siano in salute, meno crescono, meno c'è da potare)
- possiamo comodamente misurare i valori di alcuni elementi guida nella soluzione (colonna d'acqua)
So responsabie de queo che digo, no de queo che te capissi ti!
Infatti l'utopia della fertilizzazione sarebbe poter monitorare costantemente gli elementi necessari e reintegrarli... Cosa impossibile. E qui entra in gioco "l'occhio clinico" che si accorge e si sa regolare in base alle esigenze.
Impossibile, quindi, definire una fertilizzazione standard, nè tantomeno dosi da utilizzare. Le indicazioni sulle confezioni vanno prese molto alla larga e ottimizzate sulla vasca.
E di conducibilita ne parliamo?
Se l'acqua è troppo dura ha senso fertilizzare? Certi elementi entrano in conflitto tra loro per l'assorbimento, quindi a conducibilita elevate si andrebbe a squilibrare ulteriormente il pool di ioni, e fare più danni che altro. Quindi, ha senso fertilizzare solo in presenza di acqua osmotica?
Sembra che, da studi fatti, in acqua dura le piante vivano meglio. Qualcuno ha esperienze in merito?
dipende... un acqua dura comporta molto spesso un pH basico, e quindi la precipitazione di alcuni elementi
poi dobbiamo sempre ricordarci che il pH va deciso in base ai pesci, non è che se le piante non assorbono al massimo, non crescono eh!
secondo me, un minimo, fertilizzare serve sempre... forse l'unica eccezione è una vasca con piante a crescita lenta e poco spinta...
So responsabie de queo che digo, no de queo che te capissi ti!
Che tabella è?
in ascissa hai il pH, in ordinata l'assorbimento per ogni elemento su scala relativa. al variare del pH varia anche la forma ionica e quindi l'assorbimento da parte delle piante!
So responsabie de queo che digo, no de queo che te capissi ti!
Spesso io uso proprio il gh e il kh per calcolare la disponibilità dei nutrienti, non è preciso ma da un idea di massima.Se l'acqua è troppo dura ha senso fertilizzare?
SpiegaOriginariamente Scritto da Agro
Spesso io uso proprio il gh e il kh per calcolare la disponibilità dei nutrienti, non è preciso ma da un idea di massima.
Niente di nuovo comunque Ale.. A pH sub acido si ha il maggior assorbimento.
Questi sono, ovviamente, discorsi generali specifici sulle piante.... Detto questo, se vogliamo attenerci a quanto detto finora, dovremmo trovare pesci che siano idonei (non che si adattino) a ciò.
Anche stilare una lista di specie adatte ai plantacquari non sarebbe male!
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