Ciao ragazzi, non so se nemmeno è la sezione giusta comunque, mettiamo il caso che abbia un taleario con molte talee da dare via quindi da vendere, da che punto la cosa è considerata tipo mercatino quindi pagamenti veloci ed in contanti e dove diventa un vero e proprio lavoro dove servono tutti i permessi? Grazie in anticipo a volesse illuminarmi!
I problemi sono due, il primo è l'aspetto fiscale, il secondo l'aspetto ambientale.
Vendita occasionale significa che tu dai via le eccedenze, di tanto in tanto... non è una cosa quantificabile con certezza.
Vendita occasionale significa inoltre che tu non ti avvali di tecniche commerciali come pubblicità, listini prezzi, mailing, marketing in varie forme.
Tecnicamente non so aiutarti (se qualcuno lo sa, è il benvenuto), ma credo che fino a 5000 euro/anno basti dichiarare il reddito come occasionale e oltre serva la P.IVA... ma prendilo con le pinze, io faccio il fabbro e qui serve un commercialista.
L'altro aspetto è quello che riguarda il CITES, ovvero la norma che regola la detenzione e lo scambio/vendita dei coralli duri (lps e sps)... per vendere anche una sola talea in teoria dovresti possedere il registro cites, il codice della colonia madre e denunciare alla forestale ogni volta che fai talee (nascita per frammentazione).
Che io sappia, non è mai capitato che un acquariofilo sia stato indagato/denunciato per aver venduto qualche talea... i mercatini sono pieni di annunci in tal senso.
Però è giusto informarti... se leggi il regolamento del forum, la cosa è citata nella sezione MERCATINO.
...meglio non rispondere... comunque secondo voi il gioco vale la candela? Mettiamo il caso che si possa fare, a quando si dovrebbero vendere le talee per coprire le spese di manutenzione? Perché non sarebbe obbligato a rilasciare il CITES?
La situazione è peculiare: alcuni lo rilasciano ed altri no per lo stesso corallo. Se la legge dice di tracciare l'origine dell'animale dovrebbe valere per tutti i coralli e per tutti i negozianti....
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