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Risultati da 1 a 6 di 6
  1. #1
    Nutria anziana
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    ci sono durezze carbonatiche diverse?

    Mi è capitato uno strano fenomeno. Visto che si era rotta la girante di uno dei miei due reattori di calcio ho integrato con il balling, aggiungendo giornalmente 200 ml di ciascuna soluzione (ovviamente in aggiunta al reattore di calcio funzionante). Ho misurato il KH con il tropic marin, però ho notato che il colore della soluzione era di un verde chiarissimo prima di virare al color rame. Valore circa 7. Rimetto in funzione il secondo reattore caricato con ARM e dopo due giorni misuro di nuovo il KH (ovviamente con lo stesso reagente). Stesso risultato, forse un pelino in più, ma stavolta aggiungendo le gocce la soluzione era di un verde brillante e carico, come se stesse misurando qualcosa di parzialmente diverso. E' possibile che la ARM metta in circolo elementi che a parità di valori misurati vengano rilevati dal reagente?

  2. #2
    Reef Staff L'avatar di gthunder69
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    domanda interessante che può avere una risposta semplice e cioè SI, è possibile che ci siano ioni differenti che concorrono all'alcalinità totale... e può esserci una risposta più complessa che richiede un bel po' di teoria, se interessa posso provare più tardi... anche se ai fini pratici non cambia nulla
    Ciao,
    Gianni

  3. #3
    Nutria anziana
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    Citazione Originariamente Scritto da gthunder69 Visualizza Messaggio
    domanda interessante che può avere una risposta semplice e cioè SI, è possibile che ci siano ioni differenti che concorrono all'alcalinità totale... e può esserci una risposta più complessa che richiede un bel po' di teoria, se interessa posso provare più tardi... anche se ai fini pratici non cambia nulla
    le teorie sono sempre interessanti e ci insegnano qualcosa anche se ai fini pratici non cambia nulla. Quindi se ti va ti "ascolto"

  4. #4
    Reef Staff L'avatar di gthunder69
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    Te la sei voluta tu...

    Scherzi a parte, butto giù due righe domani da pc, con il tablet non mi passa più
    Ciao,
    Gianni

  5. #5
    Nutria anziana
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    sono interessato anche io ad ascoltare

  6. #6
    Reef Staff L'avatar di gthunder69
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    Ok, ci proviamo… partirei prima di tutto dalla considerazione che quella che noi misuriamo con i nostri test kit in realtà non è la durezza carbonatica o KH(carbonate hardness) vera e propria, ma bensì l’alcalinità totale (TA total alkalinity) che possiamo definire come la quantità di acido necessaria per abbassare il pH di un campione d’acqua fino a portarlo al valore in cui tutti i bicarbonati ed i carbonati possono essere convertiti in acido carbonico.
    Nel caso dell’acqua di mare questo valore del pH si attesta nel range 4 – 5 e quello che fanno i nostri test del KH è misurare la quantità di acido necessario per abbassare il valore del pH dal suo valore iniziale fino a portarlo appunto nel range 4 – 5, quindi in realtà i nostri test non misurano la quantità di carbonati e bicarbonati, ma tramite un algoritmo di calcolo trasformano gli ml di acido aggiunto in un valore in dKH.
    Il punto è che a far raggiungere quel dato valore di pH concorrono non solo carbonati e bicarbonati, ma anche tutti quei composti, presenti nell’acqua di mare, che assorbono protoni H+ e tra questi ci sono i silicati, i fosfati, i borati e altri che possono essere presenti in differenti concentrazioni nell’acqua di mare e, a maggior ragione, nelle nostre vasche, per cui, arrivando finalmente alla risposta alla tua domanda, a parità di KH misurato, possono esserci diversi componenti che portano a quel valore.

    Oh, non dite che non avevo avvisato…
    Un interessantissimo libro in merito di cui si trovano, credo, degli estratti in rete è Chemical Oceanography di Frank Millero oppure gli articoli di Randy Holmes-Farley.
    Ciao,
    Gianni

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