è molto utile perché renderebbe facile a tutti reperirla in qualsiasi momento
è molto utile perché renderebbe facile a tutti reperirla in qualsiasi momento
teo, 100x70 h50 dsb, ultrareef uks 160 e t5 10x39
Comunque fatti altri test, se lo taro con la soluzione della salifert e poi uso la bidistillata mi da che la soluzione salifert sta al 40 (????) preparata anche acqua salata con i quantitativo come da istruzioni del produttore e se calibro con soluzione salifert mi da 35 con bidistillata mi da 40
provato anche con il densimetro a termometro e da ragione a salifert
ora come è possibile che se metto la bidistillata dopo averlo tarato con salifert mi va sotto a 0 ?????
Sto sempre più pensando di prendere un misuratore elettronico ma quale è più affidabile ?
Io ho sempre rispettato i medici e la medicina sebbene rispetti di più I VETERINARI che guariscono animali che non parlano e non possono descrivere i sintomi del loro male
Va tarato con acqua bidistillata,io uso osmosi tardi lo zero prima di ogni misurazione e via.
mi sa che alla fine, a meno di soluzioni professionali, tutto il resto lascia il tempo che trova .. penso che qualsiasi rifrattometro sia troppo blando per ciò che serve a noi...
teo, 100x70 h50 dsb, ultrareef uks 160 e t5 10x39
ma assolutamente no, quello che dici è una cavolata.
Ho fatto tarature per strumentazione in un laboratorio certificato Accredia, avevamo pesi campione certificati, fughe di gas campione, trasduttori di temperatura e di pressione certificati.
la verifica era semplice, prendi il tuo campione certificato e, seguendo una procedura, tari lo strumento. A meno che lo strumento tarato non prenda botte o venga trattato malissimo, la perdita di precisione su quella misura, solitamente, era pari allo 0,05%.
Hai il tuo rifrattometro, per quanto scaccione e schifoso sia, lo tari a 35 su mille con una soluzione nota e quel valore e il suo intorno te lo misura perfettamente.
Concordo anche io con il tuo ragionamento...il problema è che noi generalmente tariamo uno strumento a zero, per poi farlo funzionare oltre la metà della sua scala di lavoro. Per avere una misura precisa dovremmo tarare tale strumento nell'intorno del suo punto di lavoro e non a fondo scala. Stesso concetto vale per i pHmetri elettronici. A noi serve misurare il pH intorno ad 8, quindi lo tariamo a 7.01 e 9.18 in modo che sia il più preciso possibile nel punto in cui a noi importa.
Un altro fattore da considerare è anche la temperatura di riferimento durante la taratura e la misura stessa, @periocillin controlla a che temperatura dicono di valutare il campione di partenza e poi controlla anche la temperatura del rifrattometro...se per assurdo mi tieni il rifrattometro in balcone al freddo, poi ci butti sopra delle gocce di acqua e misuri, avrai un valore sicuramente sballato, soprattutto se non hai uno strumento compensato in temperatura.
ma alla fine la teoria sarà anche giusta, ma possibile che non abbiamo una misurazione uguale all’altra? c’è chi tra in un modo, chi nell’altro, chi in un altro ancora e siamo qui dopo 12 pagine a non capire perché alla fine ci sono sempre letture diverse?
teo, 100x70 h50 dsb, ultrareef uks 160 e t5 10x39
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