da quello che mi sembra di capire si riesce a passare da 1020 a 1030 in qualche caso, quindi per questo credo che la certezza di essere almeno vicini non siamo mai sicuri di averla...
Perché oltre agli errori di taratura che inevitabilmente in minima parte si commettono e al fatto che tariamo gli strumenti ad occhio su una scala millimetrica dobbiamo aggiungere gli errori intrinsechi dello strumento stesso... Se vuoi un valore perfetto compri un bel rifrattometro da banco, lo fai tarare da laboratori e sei a posto... Ma spendi centinaia di euro per un qualcosa che secondo me non serve così preciso
da quello che mi sembra di capire si riesce a passare da 1020 a 1030 in qualche caso, quindi per questo credo che la certezza di essere almeno vicini non siamo mai sicuri di averla...
teo, 100x70 h50 dsb, ultrareef uks 160 e t5 10x39
@zebra2 stai interpretando male quello che viene scritto.
in quindici anni di acquario marino ho sempre tarato il rifrattometro ANALOGICO sullo zero con acqua di osmosi, tutte le volte che lo provavo lo zero era perfetto, non ho mai girato la vitina in vita mia.
era perfetto LO ZERO, non il resto della scala che portava con se un errore sistematico.
adesso che ho un campione di acqua al 35 su mille di salinità ho provato lo strumento e vedendo l'errore di lettura ho tarato, girando quindi la vitina, per avere il 35 per mille sulla mi scala. Di tarare lo zero, in questo momento, non mi interessa assolutamente nulla. io VOGLIO sapere con certezza assoluta il 35 su mille.
Discorso diverso del rifrattometro EELETTRONICO, che non conosco,di @ialao, per il suo funzionamento credo che tarare lo zero sia di vitale importanza.
quindi, nel mio caso, una taratura errata dello strumento porta a letture completamente errate e quindi al disastro.
Discorso che non fa una piega ma con un popolo che continua a tarare con osmotica sullo zero, qual’è tecnicamente assurdo, la vedo dura....
Pensa tarare un indicatore di velocità sullo zero all’ora!!! Assurdo!
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Ciao a tutti,vista l interessante discussione sono andato a rileggermi il manuale di istruzioni del mio rifrattometro.allora la procedura corretta consiste nel calibrare con acqua deionizzata lo strumento ,schiacciando il relativo tasto si deve ottenere 0,questa operazione va effettuata tutte le volte che si intende procedere con la misurazione della nostra acqua.per verificare l accuratezza bisogna preparare una soluzione di cloruro di sodio,con 3.5 gr di sale e la relativa quantità di acqua per arrivare a 100gr.quindi per calibrare si misura lo 0,per l accuratezza una soluzione Salina .scusate se ho fatto confusione.un saluto.
Ultima modifica di ialao; 29-12-2020 alle 21:30
quindi dobbiamo armarci solo ed esclusivamente di soluzione certa al 35, tutto il resto è quasi inutile?
teo, 100x70 h50 dsb, ultrareef uks 160 e t5 10x39
Si
ora mi é più chiaro e penso possa essere definita l’unica soluzione attuabile.
teo, 100x70 h50 dsb, ultrareef uks 160 e t5 10x39
Guarda, credo sia solo di buon senso: se devi valutare quanto la tua vasca si discosta da 35, la tari con un riferimento a 35 (non a zero!). Se devi misurare la temperatura del corpo, tari il termometro in fabbrica a 37, non a zero! Se devo tarare un frigorifero lo faccio a 4 gradi, non a 37!
Non mi sembra scoprire l’acqua calda!
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per te sarà come l’acqua calda, però siamo arrivati a 13 pagine. forse non è per tutti così altrimenti la conclusione, così semplice, sarebbe arrivata prima.
a me è sembrato di rileggere per 13 pagine continue tarature con osmotica o bidistillata, sarebbe stato giusto definirlo inutile o sbagliato subito da chi ne sa, come te.
teo, 100x70 h50 dsb, ultrareef uks 160 e t5 10x39
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