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Discussione: alghe

  1. #61
    Nutria mannara L'avatar di graziano
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    Citazione Originariamente Scritto da billykid591 Visualizza Messaggio
    Giusto Graziano ma i rizoidi sono appunto ancoraggi e non radici da cui traggono alimento…immagino volesse intendere questo……
    Però ho trovato questo : Presenta un tallo, il corpo vegetativo dell'alga, costituito da uno stolone strisciante dal quale si dipartono numerosi rizoidi ramificati, simili a radici, che consentono l'ancoraggio al substrato e l'assorbimento delle sostanze nutritive.

    Giusto per confrontarci........

  2. #62
    Nutria anziana L'avatar di ciko
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    Citazione Originariamente Scritto da REEFSNOW Visualizza Messaggio
    Giusto per confrontarsi...

    Le alghe non hanno radici (neanche le macroalghe)...

    L'acquario non matura (evolve sempre ed in continuo a seconda delle nostra manutenzione - una mela o una banana maturano, poi marciscono, ma sempre lo stesso processo)...

    Il fitoplancton non inquina... (se fatto correttamente)

    Cianobatteri, ormai se ne esce... (complesso ma non inpossibile)

    Dinoflagellati ?!
    sono uno che ci ha provato per 2 volte con lotte di 3 anni cadauna (prime apparizioni nei primi anni 2000), benché identificati correttamente (me la ero cercata introducendo acqua marina mediterranea), non ho risolto e smontato entrambe le vasche (la stessa).

    TDS = 3 perché dovrebbero essere Silicati e non altro?

    Liberi di rispondere se vi siete sentiti tirati in causa...


    Per aiutare l'utente:
    Hai provato valutare le alghe con un'osservazione a lente d'ingrandimento? 10x 20x esistono e si incomincia a vedere abbastanza
    Hai animali in vasca? pesci? paguri ed altri erbivori?
    Una visuale generale della vasca che comprenda sump (questa anche separata), vasca e gruppo illuminante insieme (ci illuminerebbe !!)
    5 settimane, si potrebbe fare dei test, anche se forse sarebbero a zero, importante in questo caso l'NH3 (da cui con pH si determina NH4)
    Ultimo libro -acquariofilo- letto? Prima esperienza? arrivi dal dolce? ti ha affiancato qualcuno?
    Come hai avviato?

    Grazie a te se vorrai rispondere.

    Cheers
    D.
    Se fossero dinoflagellati,con uscita da impianto osmosi a TDS 003 e con resine Po4 dove non risolve il problema potrei iniziare a prendere in considerazione l'ipotesi dei Silicati

    Intanto si cambiano le resine post osmosi e si è sicuri che quello che si produce è acqua ottima,poi si prende un test per silicati e ci si accerta che non ci sia presenza né in uscita osmosi né tantomeno in vasca

    Così risolviamo due ipotesi senza dover mettere mano a un microscopio (che non credo sia uno strumento principale fondamentale per l'acquario marino).

    So che sono molto riduttivo e ignorante ma fondamentalmente i problemi principali di presenza di alghe sono scompensi di po4, di silicati e a volte di condizioni pari a zero con presenza di Ciano

    Quelle in foto sembrano tutto fuorché alghe superiori (per poter ipotizzare altri squilibri di elementi)



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    Vincenzo

  3. #63
    Nutria anziana
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    Ecco una bella guida sui Dino... un poco inquietante, e come spesso accade con gli americani anche troppo tecnica.
    La cosa che mi incuriosisce di più è il passaggio iniziale: dosare nitrati e fosfati a manetta. Interessante!
    https://www.reef2reef.com/ams/a-dino...ent-guide.841/

  4. #64
    Nutria L'avatar di REEFSNOW
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    Citazione Originariamente Scritto da Gen.gi Visualizza Messaggio
    ciao , allora inizio a rispondere, il primo acquario marino l'ho allestito nel 2009 con ottimi risultati,la mia "sfortuna" é che ogni 2 anni devo cambiare casa quindi devo riniziare da capo
    é dal 2019 che non ho più fatto niente, diciamo che me la sono sempre cavate con gli acquari e non avendo mai avuta un alga in vasca mi trovo un po confuso
    ho sempre cercato tecnica di buona qualità .
    la sump non esiste, ossia, é una piccola paratia dietro la vasca per la tecnica, per la prima volta non ho potuto farla
    i test li ho fatti ed erano anche buoni, no3 10 e po4 non rilevabili
    l ultimo libro letto é quello di Danilo Ronchi anche se posso tutte le sere leggo qualcosa su internet, anche quando non avevo nemmeno una boccia
    mi sono affidato a questo signore che avendo 6 vasche in casa sua mi sono fidato, anche se nei vari forum é brutto da dire ma ci sono ancora troppe opinioni discordanti
    Ok, non si tratta di fortuna o sfortuna. succedono...
    Visto la presenza di NO3 si potebbe ipotizzare che la vasca abbia un N-cicle attivo, i PO4 arrivando principalmente dal mangime, sono assenti
    introdurrei animali in modo tale da avere attiva la produzione di NH3/4

    Citazione Originariamente Scritto da edv Visualizza Messaggio
    Ecco una bella guida sui Dino... un poco inquietante, e come spesso accade con gli americani anche troppo tecnica.
    La cosa che mi incuriosisce di più è il passaggio iniziale: dosare nitrati e fosfati a manetta. Interessante!
    https://www.reef2reef.com/ams/a-dino...ent-guide.841/
    La considerazione è corretta, ma erratta nella forma...
    L'aggiunta di materiale inerte come NO3 e PO4 non porta vantaggi, bisogna partire almeno due passaggi prima ed eliminare la possibilità che la vasca richieda azoto atmosferico
    Davide M

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  5. #65
    Nutria anziana L'avatar di Gen.gi
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    ho letto sui vari gruppi che i dino possono anche formarsi per no4 e po4 assenti e quindi dosare nitrato o fosfato, lavorando in un'azienda chimica avrei tutte queste a portata di mano quindi ci potrei anche pensare, sto prendendo in considerazione tutto
    ho appena testato l'acqua e ho no3 a zero e po4 non rilevabili

  6. #66
    Nutria anziana
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    Citazione Originariamente Scritto da REEFSNOW Visualizza Messaggio
    eliminare la possibilità che la vasca richieda azoto atmosferico
    Scusa, potresti spiegarti meglio? Considerando che l'aria è composta per circa il 78% da azoto gassoso, e che nelle normali situazioni domestiche non ci sono processi che alterano tale valore, mi sembra impossibile impedire che la vasca scambi azoto con l'aria.

    O forse ti riferivi all'azione dei cianobatteri?

  7. #67
    Nutria L'avatar di REEFSNOW
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    Citazione Originariamente Scritto da REEFSNOW Visualizza Messaggio
    bisogna partire almeno due passaggi prima ed eliminare la possibilità che la vasca richieda azoto atmosferico
    edv
    Cianobatteri e dinoflagellati hanno la capacità (non esclusiva) di utilizzare N2 per formare molecole

    Per la legge di W. Henry, N2 ambiente = N2 acqua, se NH3 non disponibile -> entrano organismi che possono fissare N2acqua in molecole a valore energetico elevato

    dosare NO3, si aggiunge una fonte inorganica che permette a certi batteri di usarla per metabolismo, ma non di rilasciarla in acqua = inutile

    Vari prodotti per Dinoflagellati (Dino X by Fauna marin) utilizzano precursori di NH4 per riavviare il N-Cycle = aggiungere animali
    Davide M

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  8. #68
    Nutria anziana
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    Quindi parafrasando quello che intendi, prima di affrontare il problema dino, bisognerebbe affrontare il problema ciano.
    La guida dice esattamente il contrario...
    Sostiene che per contrastare i dino serva concorrenza nutrizionale (ergo batteri, microalghe, alghe supeirori, e microfauna), e che pur di nutrire questi sia necessario infischiarsene dei ciano, che si svilupperanno inevitabilmente, ma che dovranno essere affrontati in un secondo momento.
    Almeno, così io ho compreso.

  9. #69
    Nutria L'avatar di REEFSNOW
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    Citazione Originariamente Scritto da edv Visualizza Messaggio
    Quindi parafrasando quello che intendi, prima di affrontare il problema dino, bisognerebbe affrontare il problema ciano.
    La guida dice esattamente il contrario...
    Mai detto questo (leggi bene che c'è altro, non ci sono spazi vuoti)
    No, se fai caso i dino arrivano sempre dopo i ciano (che magari non abbiamo nenache notato perché pochi o in posti difficilmente visibili - tranne nei miei casi poiché introdotti direttamente da acqua selvatica mediterranea), e mai prima. sto vedendo una stretta correlazione tra i due eventi, chi risolve i ciano non avrà mai dino. Chi trascura arrivano dino.
    i ciano arrivano dopo la morte di animali importanti.
    La sequenza che riscontro ormai da tempo in vasche avviate è
    -> morte di pesce grosso/medio
    -> stallo inserimenti, per vari motivi...
    -> comparsa dei cianobatteri (con introduzione di un sacco di intrugli)
    -> comparsa dinoflagellati (continua introduzione di schifezze)
    -> disperazione, smotaggio...

    Citazione Originariamente Scritto da edv Visualizza Messaggio
    Sostiene che per contrastare i dino serva concorrenza nutrizionale (ergo batteri, microalghe, alghe supeirori, e microfauna), e che pur di nutrire questi sia necessario infischiarsene dei ciano, che si svilupperanno inevitabilmente, ma che dovranno essere affrontati in un secondo momento.
    Almeno, così io ho compreso.
    Questo a mio avviso è l'errore fondamentale che si fa, contrastarli (dino e ciano) con forte competizione, ma della quale loro se ne sbattono altamente essendo "inferiori" evoluzionisticamente ai batteri e per ciò più "adattabili" fino a fissare N2 dall'acqua cosa che i batteri non possono fare.

    Chiedo venia ma per oggi ho già fatto troppe asserzioni sconcertanti ed è suonata la campanella... ricreazione !!!
    Ultima modifica di REEFSNOW; 03-12-2023 alle 17:49 Motivo: corretto errore
    Davide M

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  10. #70
    Nutria anziana
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    Scusa, potresti spiegarti meglio? Considerando che l'aria è composta per circa il 78% da azoto gassoso, e che nelle normali situazioni domestiche non ci sono processi che alterano tale valore, mi sembra impossibile impedire che la vasca scambi azoto con l'aria.

    O forse ti riferivi all'azione dei cianobatteri?
    Per fartela molto semplice tutti i vari organismi inferiori (alghe, cianobatteri e tutti gli altri batteri che popolano l’acquario, dinoflagellati eccetera) competono tra loro.
    La maggior parte degli organismi hanno bisogno di azoto in forme complesse, quantomeno ammonio/nitrati. Ciano e dino riescono a sfruttare l’azoto atmosferico N2, che nell’acquario sarà sempre abbondante, e sono tra i pochi a poterlo fare. Se non c’è azoto disponibile nelle altre forme si trovano in vantaggio e prendono il sopravvento.
    L’ammonio è la forma più appetibile. I nitrati non vengono praticamente mai usati come tali ma prima convertiti in ammonio dai vari organismi che lo sfruttano (alghe e batteri). Non tutti sono in grado di farlo, alcuni possono usare solo l’ammonio che trovano in acqua. Da qui il consiglio di Davide di inserire pesci invece di dosare nitrato (credo)

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