Apistogramma Borellii
NOME:
Apistogramma Borelli (Regan, 1906)
(Fonte: sriuslyfish)
ETIMOLOGIA:
Apistogramma: dal greco “Apisto”= incerto e “gramma”= segnale grafico; in riferimento alla livrea che caratterizza gli Apistogramma che varia la visibilità a seconda dell'umore diventando più o meno appariscente.
SINONIMI:
Umbrella Cichlid, negli esemplari di cattura potreste anche trovare A 102/103/104 a seconda del luogo di cattura.
CLASSIFICAZIONE:
Ordine: Perciformes
Famiglia: Cichlidae
Sottofamiglia: Geophaginae
DISTRIBUZIONE E HABITAT:
Questi apisto sono tra quelli ritrovati più a sud (c'è un caso estremo in cui i Borelli sono stati trovati a 6,5°C), quindi in acque più fresche, infatti vengono ritrovati nel sud del Brasile e nella zona nord dell'Argentina ma anche nei vari affluenti dei bacini del Parana e Paraguay e nella zona del pantanal del Mato Grosso, la morfologia degli esemplari cambia da location a location, quindi per distinguerli si usa un codice alfanumerico. Tuttavia in commercio al giorno d'oggi esistono varie selezioni.
Le acque in cui vivono sono leggermente ambrate, ma sopratutto molto torbide; con valori che variano durante l'anno inducendo le riproduzioni.
L'areale di distribuzione
Pantanal del Mato Grosso, zona in cui sono stati pescati dei Borellii
ECOLOGIA:
In commercio si trovano diverse specie di Apistogramma selezionate (compresi i Borellki), in alcuni casi si trovano anche esemplari wild o F1. Tuttavia non sono nella red-list delle specie protette. IUCN RED LIST: not evaluated, Cites: not evaluated
DESCRIZIONE:
Morfologia:
Come in tutti gli Apistogramma il maschio è notevolmente più grande della femmina. Nei Borellii il maschio si aggira sui 60mm, la pinna dorsale è abbastanza lineare, non presenta raggi particolarmente lunghi come in altri Apisto, in compenso hanno spettacolare livrea blu iridescente. Le femmine si attestano sui 40mm, e sono più piccole e meno colorate, in periodo riproduttivi prendono una stupenda colorazione gialla.
Nei Borellii il punto di cattura influisce molto sulla livrea tanto che nel corso degli anni sono sorti veri e propri dibattiti per la nomenclatura corretta, tutt'oggi c'è una specie molto affine ma che non è il Borelli, l' Apistogramma Sp. “steel blue”.
Una varietà molto nota in commercio (non è ancora stato accertato che sia una specie a se stante, quindi va considerata come A.Borelli Sp.) è l' A.Borelli Sp. “Opal”, che, sostanzialmente, differisce dal A.Borelli per una maschera nella zona del muso più accentuata e complessa.
Carattere:
In confronto ad altre specie delle stesso genere come A.Cacatuoides e A.Agassizii è sicuramente più pacifica, ma poiché è pur sempre un ciclide non bisogna sottovalutare la spiccata territorialità sia tra maschi che tra femmine.
La territorialità aumenta molto nelle femmine durante il periodo riproduttivo e/o quando fecondano e curano le uova e, in seguito, gli avannotti.
DIMENSIONI E ALLESTIMENTO DELLA VASCA:
Nonostante, come già detto, la loro territorialità sia moderata, per un harem (il set-up migliore) non bisogna scendere sotto un 80*50 di base (i litri contano ben poco poiché in natura abitano in zone profonde poche decimetri), mentre per un coppia basta un 65*40 (comunque non scendendo sotto un territorio di 40*40 a femmina). In entrambi i set-up la vasca deve essere molto ben arredata, con un intrico di legni/radici/piante che formino molte barriere visive tra i territori. Sono graditi una leggera ambratura, luce poco intensa e piante galleggianti.
Essendo della sottofamiglia dei geophaghini il fondo dovrà essere molto fine (poiché lo filtrano facendolo passare tra bocca e lamelle branchiali) e leggermente ambrato (se troppo chiaro stresserà i pesci). Gli A.Borelli depongono in grotte o spazi chiusi che i genitori ritengono sicuri, quindi come tane si possono usare tubi in pvc infilati nel fondo e cocci di vasi in terracotta se non si è particolarmente interessati all'estetica e cocchi lavorati se si vuole ottenere un effetto più naturale.
I compagni di vasca ideali sono gli otocinclus, pesci molto tranquilli che non predano le uova e non infastidiscono i genitori; se si vuole un pesce di gruppo ma si vuole anche portare a fine le riproduzioni sarebbe bene evitare caracidi predatori come i paracheirodon e i vari hyphessobrycon, preferendo dei nannostomus o delle carnegella (comunque tutti pesci presenti nella red-list IUCN, quindi cercate di prenderli da amici o da chi li ha riprodotti).
VALORI DELL'ACQUA:
pH: 6,5-7,5
°dGH: compreso tra 3 e 8
Non essendo specie migratorie gli Apistogramma non sono molto soggetti alla stagionalità, che però influisce sui periodi di riproduzione e, in acquario, contribuisce a far vivere meglio e più a lungo gli esemplari. Nei periodi che corrispondono alla stagione asciutta amazzonica (il nostro inverno) si può tenere un pH neutro sul 7,5 e acqua mediamente morbida (kh=<8) con temperature basse, sui 21-23°C, mentre nel periodo delle piogge (la nostra estate) quando, in natura, avvengono le riproduzioni, sarebbe bene abbassare il pH, fino a 6,5 e le durezze (kh<8) ed alzare la temperatura fino a 24-27°C.
ALIMENTAZIONE:
Prevalentemente carnivori, in natura si nutrano prevalentemente di invertebrati bentonici, in acquario è bene variare la dieta il più possibile con vivo (daphnie, chironomus e artemia) e congelato di qualità, con un buon granulare di base.
RIPRODUZIONE:
Come in tutti gli Apistogramma il maschio, più grande e colorato della femmina, incoraggia la femmina, più piccola e in questo periodo con la livrea gialla, con vistose parate e vibrazioni del corpo ad andare nel luogo di riproduzione e deporre dalle 50 alle 70 uova nella parete superiore di un cocco (o nel luogo scelto) che in seguito lui feconderà.
Una peculiarità degli Apistogramma è che offrono delle cure parentali spettacolari portate avanti dalla femmina fino al nuoto libero della prole e, meno evidentemente, dal maschio che si accerta che non entrino intrusi nel territorio della femmina.
Per i parametri chimico-fisici dell'acqua fare riferimento a quanto detto sopra. Nelle prime riproduzioni o se ci sono elementi di disturbo in vasca (valori, compagni di vasca ecc) è possibile che le uova vengano mangiate dai genitori prima della schiusa.
Per alimentare gli avannotti, che nasceranno all'incirca dopo 72h dalla deposizione (per la sex ratio dipende davvero tanto dalla °t), i primi tempi è bene preparare delle cisti di artemia da schiudere, potrebbe anche essere utile avere in vasca delle foglie che apportino microfauna.
NOTE:
Una piccola nota per chi andrà a comprarli; accertatevi di stare comprando dei A.Borelli poiché può capitare che vengano venduti come A. Sp. “Steel Blue”, specie differente che necessità di valori differenti.
BIBLIOGRAFIA:
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