Originariamente Scritto da
REEFSNOW
PER una differenza di 5°C si consigliano 250W; mentre per differenza di 10°C si consigliano 400W per un 350L
Ora, come scritto dall'utente con 19,6-20° C ai 26°C da mantenere in acqua si hanno 6,5° C di differenza base a cui si aggiungono i 1,5/2°C che permettono al riscaldatore di spegnersi alla temperatura desiderata (Termoriscaldatore bimetallicco, senza regolazioni elettroniche o alri accessori di gestione) a cui si potrebbe valutare l'aggiunta di un 10% in più di potenza per ridurre i tempi ti accensione...
Il totale è di circa -8°C rientrando quindi in sezione centrale della tabella pari a -10°C = 400W x 400 Litri di acqua se in un acquario di acqua dolce e con solo una vasca; estrapolando il tutto e riportandolo alla dimensione della vasca in oggetto si hanno 610 L = 600 W (x acqua dolce 1 vasca)
L'aumento è in considerazione del fatto che si hanno due vasche e il mantenimento della temperatura è peggiore per la dispersione in superficie vetrata (basso volume in sump > dispersione) tubazione e tempi di percorrenza della vasca tecnica.
I 300W posti in acquario display (vero punto della discordia, visto che se mi fossi fermato a 600W avrei avuto maggiore consenso) permettono semplicemente un controllo più puntuale, il che eviterebbe successivamente l'accensione dei riscaldatori presenti in vasca tecnica.... Differente se ci si affidasse a regolazioni elettroniche e unificate sull'accensione contemparanea dei differenti dispositivi.
Ora non perché sono presenti si devono azionare tutti e sempre. Per un riscaldatore da 300W classico si ha una spesa di ~30€
Le patologie più funeste in acquario marino (compresa Oodinium / Amyloodinium / Criptocarion),
sono basate sullo stress termico dell'autunno e dell'inizio primavera
I miei sono semplici consigli (basati su calcoli, + molteplici considerazioni di esperienza), l'utente può accettare o non considerare ciò che ho scritto.
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