Originariamente Scritto da
edv
Sui dino purtroppo non c'è cura (intesa come soluzione rapida e efficace).
L'approccio negli anni è radicalmente cambiato, prima si pensava a limitare i nutrienti, oggi al contrario la tendenza è aumentare i nutrienti, ripopolare la flora batterica e la microfauna con nuovi inoculi, e sperare.
Vi sto che ho iniziato la lotta da qualche mese, posso solo dirti che sarà lunga, ma se ne hai pochi intervieni subito, hai maggiori speranze di successo.
Io sto seguendo questa guida:
[URL]https://www.reef2reef.com/threads/a-dinoflagellate-treatment-guide.884961//[URL]
In sostanza, la guida propone un approccio olistico:
- alzare PO4 a 0,1 NO3 a 10 e SiO4 a 1 (questo ultimo se si sviluppano molto sulla sabbia) per stimolare la crescita di organismi concorrenti
- usare la sterilizzazione UV (largamente sovradimensionata rispetto allo standard) per friggere quei dino che hanno una parte del ciclo di vita in acqua
- usare carbone attivo, e cambiarlo più spesso del solito
- ripopolare con inoculi di nuove rocce vive
- un periodo di buio totale di due giorni
- evitare assolutamente i cambi parziali e le integrazioni di amminoacidi, microelementi e oligoelementi
- sospende eventuale carbon dosing
Aspettare e sperare...
A questo, aggiungo, pare possano essere utili prodotti tipo il MB7 o altri simili che contengono enzimi capaci di dissolvere i sedimenti e batteri (che fanno da concorrenza nutrizionale).
Ci sono inoltre evidenze aneddotiche di lotta allelopatica tra dino e chaetomorpha, per cui è consigliato usarla sia in reattore che appoggiarla direttamente sulla sabbia.
Io ho iniziato da una settimana a dosare PO4, poi passerò a silicati e nitrati, e raggiunto il livello target andrò di total black; vi dirò se funziona...
In aggiunta a quanto riportato, altri metodi che ho trovato negli anni:
- buio pesto per 4 giorni (in passato lo ho provato: funziona, ma il tasso di recidiva è altissimo, per cui può essere considerato al più un coadiuvante)
- dosare H2O2 (come sopra)
- alzare la temperatura a 27° (dicono funzioni, ma io li ho avuti anche in estate con vasca a 28, per cui ho qualche dubbio)
- usare un reattore a chaetomorpha (provato: aiuta ma non risolve da solo)
- spegnere lo skimmer (non lo ho provato, ma a senso il principio mi pare simile a quello della base della guida reef2reef: alzare il livello di nutrienti; però la guida parla di alzare gli inorganici, qui si alzerebbero gli organici, per cui non mi convince)
Uno dei passaggi sottolineati dalla guida (e anche da una guida di Bulk Reef Supply TV), però, è che è molto importante l'identificazione, perché è facile confondere i Dino con ciano o con alcuni tipi di golden Algae che formano ammassi gelatinosi molto simili.
Inoltre, spesso sono problemi che si presentano in contemporanea, per cui alcuni consigliano quindi di trattarli prima come fossero ciano, e poi, se i trattamenti non funzionano, passare al protocollo per i dino.
Io ho un microscopio, e penso (penso, perchè non è per nulla facile) che siano proprio dino.
Infine, facilmente si presentano insieme a esplosioni algali (come nel mio caso, dopo un bel crash): in questo caso, prima occuparsi dei dino, poi delle alghe.
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