sugli elementi ( che conosco abbastanza bene e ho pubblicato un articolo su questo un paio di pagine fa ma vediamo cosa dici tu) A me sembra che tu faccia tanti calcoli che non portano a un tubo perché è impossibile farli in vasca..
Già sul potassio se usi il solfato di potassio qualcosa non andrà a lungo termine.. Molto meglio il nitrato e anche qui se leggi gli articoli che ho postato prima c'è la spiegazione..
Per gli no3 e i po4 sono sempre a 0 spaccato nelle mie vasche e in quelli di tanti altri che usano questo pmdd quindi è nata la necessità di integrarli (più di tanto una vasca non si può popolare per questioni di spazio).. Quindi ben venga "l'esagerazione" che c'è secondo te nei prodotti da giardinaggio che comunque non bastano.. E nel nitrato di potassio c'è una semplicissima spiegazione chimica del perché il nitrato non è in eccesso!
Per il fosforo.. Non vedo perché il modo più facile sia dosare il clismalax..... Io uso il Cifo fosforo....
Zolfo.. Tu con anche il solfato di potassio crei un eccesso!
Ferro: va bene il gluconato in caso di piante che presentano carenze, poi è ottimo il ferro chelato con DTPA che sto usando da poco, prima usavo ferro chelato con eddha ma alla lunga porta problemi perché il chelante in acqua dura molto e cattura altri metalli tipo il rame mandando le piante in carenza di quello.. Ma ci sarebbe da aprire un trattato a parte.. Per il chelante quelli nominati nei range di ph delle nostre vasche non hanno nessun problema..
Per il carbonio hai idea di cosa faccia la gluteraldeide sulla tua vasca?? Visto che parli di integrare con carbonio liquido.... Tra l'altro il carbonio liquido spesso nei protocolli è messo più per stabilizzare il ferro ulteriormente rispetto che per a integrare carbonio.. Anche perché al massimo si facilità un po' la pianta dandole un composto già simile allo zucchero che andrà a produrre con la fotosintesi ma in quantità irrisorie rispetto al carbonio che prende con la co2.. E visti gli effetti della gluteraldeide sulle vasche Direi che l'unico modo per somministrare carbonio è la co2!
Per i danni irrecuperabili.... Ho visto vasche di 7/8 anni con questo pmdd e nessun problema quindi non vedo quali siano i danni irrecuperabili che porterebbe a lungo andare.....
Per il procedimento... Io non ho capito perché farsi tutti sti problemi e tutti i test che hai descritto e soprattutto cosa c'entra fare il cambio d'acqua e aspettare e poi fare sti conti che a mio avviso non servono.... È chiaro che abbiamo usato due pmdd diversi.... Se il tuo a lungo andare ha fatto disastri come hai detto forse era per come è strutturato.. Non l'ho mai provato.. Conosco quello che uso e che stanno usando parecchie altre persone con cui parlo sul forum e nessuno finora ha avuto tutti i disastri che citi anche senza mettersi con la calcolatrice tutte le volte!
Che metodo di gestione hai deciso di usare tu alla fine? Tanto per capire di cosa stiamo parlando
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Luigi io non capisco questo peso a secco su cui si sta basando il calcolo a che pianta si riferisce.... non credo che si possa fare il calcolo su questo peso a secco che non si sa di cosa... Cioè, quelle concentrazioni non sono adattabili a un acquario di sole piante rosse per il ferro,non sono adattabili a un acquario con solo piante lente,a solo piante veloci,a solo piante che si nutrono dal fondo...non si specifica nemmeno quella pianta che pianta sia...una pianta di spinaci o un albero di banane non hanno la stessa quantita di ferro....
Poi io sono per la semplicità, a me interessa la quantità di sostanze disciolte in acqua ,e la conta di ciò che aggiungo meno quello che le piante assorbono mi danno il risultato di ciò che devo riaggiungere sarebbe anche bello ma non abbiamo sistemi per farlo....o davvero abbiamo a casa un laboratorio che a triton gli fa un baffo o è tutto campato in aria... va avanti soltanto ler la straordinaria capacità di adattarsi della natura...
Stavolta sono d'accordo con te (e io il laboratorio per fare le analisi volendo lo avrei pure).. e tra l'altro bisogna anche calcolare che non si mette solo una pianta ma un mix quindi andrebbero valutate interazioni, sviluppo diverso per ogni pianta ecc..
Io non mi baso su calcoli del genere.... e nemmeno la natura.... trovo che il concetto di equilibrio non risieda né nell'avere sempre abbondanza di tutti gli elementi, né nell'averli sempre in quantità costante.. in natura ci sono degli sbalzi paurosi.. che in un sistema chiuso non vanno forse bene anche se, se non sbaglio, ad esempio @andre8 aveva una vasca in cui riproduceva anche la stagionalità variando i valori anche di parecchio..
personalmente non vedo la necessità né di stare con la calcolatrice in mano e dare gli elementi col bilancino, né di sovradosare costantemente e smaltire coi cambi....
Con la conducibilità vedo l'andamento del potassio, col GH quella del magnesio, dalle piante e coi test secondo il chelante che scelgo valuto il ferro, e dal consumo del resto se i microelementi sono sufficienti o no, se i consumi si bloccano misuro NO3 e PO4 e quasi certamente almeno uno dei due è a 0 e sta facendo da agente limitante.. Non serve sapere l'esatta concentrazione dei vari elementi nell'acqua per gestire una vasca.. E nemmeno fare cambi settimanali per smaltire gli eccessi se si sa esattamente cosa si sta mettendo dentro pezzo per pezzo..
Se una volta per sbaglio doso troppo nitrato di potassio salirà la conducibilità e vuol dire che la settimana successiva se non è tornata al valore che aveva prima di fertilizzare di potassio ce n'è ancora, doso il resto e ricomincia a scendere fino al valore iniziale.. In natura non ci sono gli elementi dosati col bilancino né sempre in eccesso.. a volte per lunghi periodi di ferro disciolto non ce n'è ma le piante lo avevano già immagazzinato quando era in eccesso.. quindi se per una volta ne do di più e un'altra ne do meno non succede assolutamente nulla.. l'unica cosa se si usa manado come ho fatto io all'inizio si deve stare un po' attenti a capire se i consumi derivano dalle piante oppure dal manado che assorbe perché in quel caso quando è saturo quelle dosi saranno ad esempio troppo abbondanti..
Scusami ma dove li vedi tutti questi ipotetici calcoli che andrei a fare? Una volta che ho preparato le soluzioni so effettivamente cosa e quanto dosare.
Ovviamente esistono svariati sali io ti ho detto quello che usavo io ma se vogliamo essere fiscali allora bisogna dire che per reintegrare il potassio possiamo usare indistintamente e tranquillamente il :
Solfato di Potassio
Bicarbonato di Potassio
Carbonato di Potassio
Cloruro di Potassio - si trova facilmente nei sali da cucina iposodici
Nitrato di Potassio
Il Potassio comunque può essere dosato in maniera più abbondante, difficilmente causa eccessi, ma un minimo di attenzione la si deve prestare al fatto che esso non superi il doppio della concentrazione del Calcio in vasca. In caso di dubbi si misura il Calcio presente in vasca e si verifica il dosaggio di Potassio.
Infatti sotto quel punto di vista ho notato che siete sempre carenti e non riuscite mai ad avere un valore stabile in vasca.. per mia esperienza per acquari di piante in buona salute consiglio di mantenere in vasca circa 10 mg/l di Nitrati e circa 1 mg/l di Fosfati.
Semplice perchè costa DUE EURO e sopratutto evito la variabile di introdurre ulteriori No3 in quanto credo che tu sappia che lo stesso che il 5% è azoto N....
1250mg*5/100=62,5mg che trasformati in No3 sono 62,5/14*62=280 circa e quindi introducendo 1ml di soluzione introduci 1ppm di PO4 e 0,66ppm di NO3.....sono pochi ma vanno comunque tenuti in debito conto...
Lo zolfo viene usato e metabolizzato subito a livello delle radici e viene traslocato come tale, non creando problemi alla pianta infatti in condizioni normali non si riscontrano mai carenze di zolfo anzi solitamente se ne presenta un eccesso.
Per il Ferro ed i Micro non è così semplice, perchè la quantità totale chelata è solo indicativa del parametro realmente importante che è “l’ attività libera”. Inoltre ti ripeto entrano in gioco molti parametri, come il pH e l’illuminazione, che fanno sì che non si possa dare un valore che vada bene in tutte le vasche.
Anche qui mi spiace ma non sei molto informata ...dopotutto ho visto che l'argomento non è mai stato affrontato sotto un punto di vista scientifico ma è stato frettolosamente liquidado con il fatto che la glutardeide essendo un medicinale nuoccia alle piane.
Allora visto e considerato che tale prodotto fa parte di una linea di fertilizzanti ( seachem ) e va da sè che se utilizzi quel protocollo certamente ti ritroverai ad utilizzare glutardedide devi sapere che nell'intendo del produttore la fonte di carbonio che sostituisce la CO2 è proprio la glutaraldeide.
Il meccanismo è molto semplice, ma per farti capire ti faccio una piccola premessa.
Il processo della fotosintesi si divide in due fasi:
una fase (luminosa) in cui, attraverso la luce e l’acqua vengono prodotti ossigeno (che tecnicamente rappresenta uno scarto) e energia sotto forma di molecole di ATP e NADPH, necessarie per la seconda fase (oscura) della fotosintesi (il cosidetto Ciclo di Calvin), in cui insieme a CO2 e H2O si producono i carboidrati finali che servono alla pianta per crescere e riprodursi.
In pratica, la glutaraldeide agisce all’altezza del Ciclo di Calvin, dando la possibilità alla pianta di “saltare” la fase luminosa, facendole spendere meno energia.
Infatti, la glutaraldeide viene assorbita dalle cellule vegetali è convertita sia in CO2 (attraverso l'acido glutarico) sia in composti intermedi del Ciclo di Calvin.
Se presti bene attenzione, noterai certamente che alcuni composti, come i triosi fosfati, sono collocati DOPO l’utilizzo delle molecole energetiche di ATP e NADPH.
Ciò ovviamente non vuol dire che se alla pianta rendo disponibile la gluteraldeide, gli concedo una scorciatoia (in termini di spesa di ATP) per la produzione di carboidrati e amidi.
Da tutto ciò si evince che la glutaraldeide (nelle sue varie forme a seconda della marca di fertilizzante) risulta essere una fonte immediata di nutriente per la produzione di glucosio attraverso il Ciclo di Calvin (fase oscura della fotosintesi), compensando in tal modo carenze di produzione di energia derivante dalla fase luminosa, come ad esempio carenza di CO2 e/o di luce.
C'è anche da dire però, che la glutaraldeide non è poi così "innocua", questo bisogna ovviamente rimarcarlo.
Ho parlato di danni irrecuperabili nel caso il pmdd venga messo in atto da persone non propriamente esperte tt qui.
Ti ho risposto sopra...
Al momento non ho vasche con gestione spinta pmdd ( anche per motivi di tempo ) in quanto la maggioranza di esse ospita pinnuti abbastanza delicati e non ha vegetazione all'interno per il resto su un paio di vaschine sto sperimentando la linea Drak.
Coi prodotti da acquaristica è più difficile che tu abbia la conta di ciò che aggiungi in acqua però.... molti (non tutti) nemmeno dicono cosa mettono dentro ai vari prodotti! Se i prodotti te li fai tu calcolare le concentrazioni invece è semplicissimo..
Quando dici "a me interessa la quantità di sostanze disciolte in acqua " un po' si discosta dalla gestione che invece hai detto che fai.... segui un protocollo a calendario ed elimini gli eccessi con cambi d'acqua regolari.... quindi di fatto non ti interessa sapere la quantità di sostanze disciolte nemmeno di preciso cosa hai disciolto, ma vuoi esser sicuro ci sia tutto tanto se ce n'è di più lo levi a fine settimana..
Scusatemi ma se a questo punto se mettete in discussione il capisaldo del peso secco di un vegetale ( generico ) a questo punto non ha nemmeno senso star li a parlare di legge di Liebig o sostanze nutrienti di cui le piante hanno bisogno...non si può parlare di pmdd, fertilizzazione e altre amenità varie prescindendo dalla conoscenza delle sostanze nutritive necessarie per la coltivazione delle piante...
Quello che mette tanto e poi lo leva sono io
Io con la glutaraldeide sono rimasto che la relativa co2 che dicono non ci azzeccava una mazza ma era una sorta di disenfettante che in caso di insorgenze algali era molto utile.
Viste le infinita di potassio,magnesio e ferro che utilizzano anche le ditte il problema restano sempre e comunque i micro....
Esiste un calcolatore che non ricordo il nome che dice cosa contengono i fertilizzanti di marca e anche le dosi del pmdd.
Potassio: metà dei sali che hai elencato sono inutilizzabili in acquario.. il bicarbonato può essere utile se devi regolare il KH ma per il potassio gli unici due sensati sono il solfato e il nitrato, ma il solfato causa eccessi di zolfo..
Per il fosforo: non capisco che problema abbia tu con l'azoto e coi nitrati......... io li ho sempre a 0 e li devo aggiungere nonostante tutti questi elementi lo contengano...... sarei curiosa di approfondire la cosa....
Zolfo... l'eccesso ce l'hai sicuro se dosi sia solfato di potassio che solfato di magnesio.. se usi il nitrato limiti notevolmente il problema.. Per l'assorbimento dalle radici l'uso del manado (o di akadama se volessi un amazzonico) mi permette di confondere la fertilizzazione in colonna con quello del substrato dal momento che quello che si immette in colonna finisce ugualmente nel substrato e viceversa..
Ferro: quello che uso io adesso è interamente chelato non c'è quantità libera, se voglio immettere ferro immediatamente disponibile uso il gluconato che viene assorbito per via fogliare.. quando usavo l'S5 invece la quantità libera e quella chelata erano espressamente indicate..
La gluteraldeide non è un medicinale ma un disinfettante.. liberissimo di usare l'excel per due mesi e poi sospenderlo, vedrai il picco di nitriti da vasca in maturazione perché finché lo dosi la vasca non matura mai.. una cosa aberrante per la gestione come la concepisco io dover rimanere legati a una boccetta.. prima di dire a me che non sono informata, fai la prova poi ci risentiamo. Per il funzionamento della fotosintesi grazie per la spiegazione ma ci ho dato parecchi esami in merito..... avevo già scritto che la gluteraldeide serve a quello se leggi bene oltre che a stabilizzare ulteriormente il ferro..... gli effetti collaterali direi che sono nettamente peggio dei vantaggi.
Per i danni a pag 2 tu hai detto che hai smanettato con pmdd ma alla lunga causa danni..... mica l'ho detto io....
Per la linea Drak come ho detto prima voglio provare a usare il kraamerdrak al posto del rinverdente vista la sua composizione, per la linea intera di fatto non mi pare così diversa dagli elementi del pmdd se non per il costo e per il fatto che se usi il loro dosaggio o fai cambi periodici oppure accumuli un sacco di roba date le proporzioni.. mi sono studiata le tabelle e ad esempio il kramerdrak si dovrebbe poter usare integrando potassio ferro e all'occorrenza mg con gli altri elementi del pmdd mantenendo la gestione senza cambi..
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Se la gluteraldeide la usi per siringare i ciano una volta ogni tanto passi.. ma se lo dosi regolarmente come indicano alcuni protocolli non puoi più tornare indietro..
vero il problema restano i micro ma dandoli separatamente basta dosarli una volta di più e fine.. A me i calcolatori non piacciono, ogni vasca è a se..
Io metto e poi faccio smaltire, tu metti e poi levi ;)
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Io non ho messo in discussione il peso secco delle piante, ma i calcoli dei dosaggi che hai fatto in relazione a quello.... non li ho proprio capiti.... io fertilizzo e poi valuto i consumi in base a quello detto sopra non in base alla quanto sulla carta dovrebbe essere l'apporto.. ok che si parte da una dose iniziale che deve avere un minimo di criterio ma non ho proprio capito il ragionamento del procedimento che hai descritto partendo dal peso secco e arrivando ai mg che metti in vasca, mi sembra fatto troppo col bilancino tutto lì..
Io metto in dubbio il peso secco delle piante e che sia impossibile immettere di nuovo senza togliere e qulsiasi calcolo del genere
(Matrix ma sei una donna? Perché cosi abbiamo capito che non si spunta ahahahah)
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